In che modo possiamo trovare un equilibrio nell’uso dei medicinali, destreggiandoci tra prescrizione medica e buon senso? Nel suo ultimo webinar il professor Marco Trabucchi ha spiegato come fare.
Per motivi che hanno a che fare con la profondità dell’animo umano, il rapporto dei cittadini di qualsiasi età con i farmaci è spesso ambiguo: amore e odio si intrecciano nella stessa persona o anche nei cittadini che appartengono alla stessa comunità.
Tra entusiasmo e scetticismo
Cercare di capire questa condizione è spesso difficile, anche se si possono trarre alcune considerazioni generali. In età avanzata, la platea delle persone si divide in due gruppi. Da una parte quelli che si affidano completamente ai farmaci e tendono a pretenderne la prescrizione del medico, talvolta anche in assenza di reali esigenze (tra questi vi sono i cittadini che praticano l’autoprescrizione di farmaci senza ricetta medica). Dall’altra parte vi sono, invece, gli scettici. Le persone che, almeno a parole, affermano di rifiutare qualsiasi trattamento farmacologico perché inutile e dannoso (in questo momento la dialettica intorno ai farmaci si è fatta particolarmente vivace a causa della vaccinazione contro il Covid-19).
Per superare queste due posizioni opposte è utile convincere i cittadini che i farmaci si basano su studi di lunga data, che sono stati controllati con grande attenzione sia dalle aziende produttrici sia da parte delle autorità regolatorie. Capita talvolta che i media e i social riportino notizie scandalistiche, ma si deve ricordare che questi annunci non sono mai stati confermati dopo un’attenta analisi dei fatti.
Tuttavia, non è facile ricondurre a comportamenti equilibrati le due categorie: gli entusiasti e gli scettici (che talvolta possono esser definiti “negazionisti”). Qualsiasi ragionamento logico, infatti, richiede tempo, pazienza e forti motivazioni. Un esempio è rappresentato dal numero eccessivo di farmaci che alcune persone assumono senza reale bisogno. Oggi è ben noto che la comparsa di effetti indesiderati, anche gravi, è frequente in quei soggetti che assumono un numero elevato di farmaci non necessari. Sarà quindi compito del medico curante fare una revisione accurata delle prescrizioni, spesso risalenti a molti anni prima e non più riesaminate o prescritte da medici diversi senza una visione complessiva, per verificarne l’attuale efficacia.
I farmaci in terza età
Il rapporto tra farmaci e benessere per l’anziano è sempre molto stretto. È, infatti, necessario dedicarvi molta attenzione, sia per prevenire gli effetti indesiderati di prescrizioni inadeguate sia per controllare l’evoluzione della storia naturale di malattie. Nel prossimo futuro arriveremo, grazie all’intelligenza artificiale, a disporre in modo automatico di prescrizioni farmacologiche. Però nessun progresso renderà mai inutile il rapporto con il medico, in grado di mettere assieme gli aspetti somatici, psicologici e sociali che caratterizzano la vita del singolo individuo bisognoso di consigli concreti e di una parola di supporto.
Un utile vademecum
Di seguito riporto un semplice vademecum per aiutare ogni cittadino ad orientarsi in un mondo che diventa sempre più complesso visto che aumentano il numero dei farmaci, le pressioni commerciali e le difficoltà nel rapporto medico-paziente. Quest’ultimo in particolare, anche se spesso difficile, deve esser costruito con pazienza e determinazione poiché rappresenta un patrimonio che non si misura, ma che si dimostra prezioso nei momenti di difficoltà. Ecco, allora, qualche consiglio per tutelare la relazione con il nostro medico curante.
- È importante essere convinti che nessun farmaco è “miracoloso”, ma che spesso è di notevole giovamento alla salute. Seguire le indicazioni del medico di fiducia, ricordando che internet e i vari siti sono utili per molte informazioni, ma non sono mai più valide delle indicazioni del medico. In questa logica, dovremmo cercare di evitare di sottoporlo a inutili interrogatori che possono rendere difficile il rapporto di reciproca fiducia.
- Non pretendere sempre dal medico un trattamento con farmaci. Talvolta è opportuno attenersi al suo consiglio quando suggerisce, invece di una “pillola”, alcuni cambiamenti dello stile di vita.
- Assumere i farmaci prescritti con precisione. Non attuare variazioni senza autorizzazione per quanto riguarda sia i dosaggi che la durata della cura. In particolare, non sospendere né prolungare una cura solo in base a “impressioni” personali.
- I farmaci non producono gli stessi effetti in tutti gli individui. Per questa ragione, non si devono assumere farmaci consigliati ad un parente o a un amico, anche se i sintomi lamentati sembrano uguali.
- Riferire sempre al medico i problemi incontrati in precedenza con un farmaco, in modo che questi possa essere informato su specifiche possibili reazioni indesiderate.
- Chiedere al medico gli eventuali effetti collaterali associati ad un farmaco e informarsi su come si devono conservare le diverse medicine (in frigorifero, in luogo secco, lontano dalla luce, ecc.). Chiedere indicazioni su orari e modalità di assunzione ed eventualmente su quali cibi e bevande si devono evitare.
- Avvisare tempestivamente il proprio medico se si notano insoliti cambiamenti, anche lievi, dello stato di salute. In alcuni casi il medico ha avvisato in anticipo sulla possibile comparsa di sintomi indesiderati. In questi casi la terapia può essere portata avanti senza ansie.
- Per ricordare tutto l’elenco delle medicine prescritte, può essere utile preparare uno schema scritto in modo chiaro, in particolare se le prescrizioni nel corso della giornata sono numerose. Talvolta è opportuno coinvolgere un parente, un conoscente o il servizio di assistenza domiciliare (quando funziona) per essere aiutati nella regolare assunzione delle medicine prescritte. Nella maggior parte dei casi, però, non ci si deve angosciare per un eventuale ritardo o dimenticanza.
- Si devono buttare le medicine vecchie. Alcuni composti possono infatti perdere di efficacia con il tempo e, soprattutto, buttando i vecchi farmaci non sarete tentati di assumerli solo perché li trovate nell’armadietto di medicinali.
È possibile rivedere la registrazione del webinar “Tra prescrizioni e buon senso: l’uso corretto dei medicinali” collegandosi al seguente link.
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