Rainalda Torresini
Professoressa in pensione. Lettrice, regista e attrice di una compagnia amatoriale. Dice di se: “ho sempre amato giocare con i numeri, da regalare, da contare ma non ho mai giocato con il mio passato”. Con l’autobiografia cerca di fare un puzzle dai contorni chiari e definiti. Partecipa al Concorso 50&Più da diversi anni; nel 2015 e 2020 riceve la Menzione speciale della Giuria per la fotografia, nel 2016 vince la Farfalla d’oro per la prosa, nel 2017 riceve la Superfarfalla, nel 2018 la Menzione speciale della giuria per la poesia e la Segnalazione per la prosa e nel 2019 vince la Farfalla d’oro per la poesia. E’ nata e vive a Carbonera (Tv).
Sgranocchia la noce, bambino, ascolta il suo sapore.
Come miele ti entra tra i denti e non se ne vuole andare.
Non apparirà mai come una mandorla pelata, bianca e liscia.
Rugosi, scuri e irregolari sono il suo aspetto e la sua vita.
Il suo sapore ti rimane dentro, con un residuo di amaro, che offusca il primo assaggio.
È come un panorama di montagna che scopre i suoi colori
solo se illuminato dal sole, dopo il temporale.
Nata in un guscio dai pori serrati, anela il respiro.
Uno schiaccianoci sapiente ha rotto la scorza legnosa e liberato il frutto.
Ma poi lo ha rinchiuso in un guscio di plastica riciclata senza luce né calore.
Negli anni della neve sui capelli, il frutto rinsecchito
ha trovato un’incrinatura ed è scappato.
Si è rifugiato nel terreno di lettere e suoni.
Respira brezza di primavera, si lascia cullare dai sogni di bambina.
Ridono gli occhi innocenti di chi ascolta.
La noce accarezza i bimbi con le parole.