Immaginare. Un esercizio necessario quando ci si deve preparare ad affrontare il mondo che cambia, ma anche la possibilità di pregustare il piacere che si avrà nel mettere in pratica ciò che si è da tanto desiderato: essere di nuovo insieme
Immaginare è un atto creativo, ci porta a comporre un quadro che non esiste o che è appena stato abbozzato. Immaginare ci consente di creare mondi nuovi, scoprire pratiche inedite, occasioni originali.
Dai primi mesi di questo 2021 immagina è stato l’imperativo che ci ha guidati. Immagina cosa può proporre un’associazione di persone costrette momentaneamente a non incontrarsi, immagina come potrebbe essere la nostra rivista, immagina come potremmo tornare ad incontrarci in sicurezza…
Abbiamo provato ad immaginare il futuro, pensando a ciò che sembrava possibile, senza scordare ciò che avremmo desiderato realizzare. Da qui, prima cautamente e poi via via con sempre maggiore sicurezza, siamo partiti per immaginare il grande evento col quale 50&Più è tornata a proporre momenti di incontro ai propri soci riuniti da tutta Italia.
Quando poi l’immaginazione si è trasformata in progetto e da lì si è giunti a dare concretezza ai pensieri, ci siamo trovati in situazioni talvolta scomode, che ci hanno fatto uscire dalla nostra zona di confort. I tempi, gli spazi, i modi di relazionarsi sono infatti cambiati.
Ci si è ritrovati in costume, a bordo piscina, con la mascherina. In un teatro all’aperto distanziati. Sugli spalti di una competizione sportiva rigorosamente contingentati. Divisi su più turni nei ristoranti per rispettare le capienze consentite. In fila per accedere a ogni singola proposta evitando di accalcarsi. Il tutto in un vortice di igienizzazioni e sanificazioni senza fine. La riuscita dell’evento poteva essere inficiata dalla serie di vincoli che lo imbrigliava.
È in questa fase che alla capacità di immaginare è subentrata quella di adattarsi, di vivere serenamente l’esperienza proposta, accogliendo tutte le limitazioni che imponeva, apprezzando ciò che di unico offriva: eravamo di nuovo insieme.
Ci è mancato enormemente l’incontro, la possibilità di ridere assieme senza il filtro di uno schermo.
L’atto dell’immaginare è stato importante per noi in questi mesi, ci ha affaticato ma poi rinvigorito, ci ha fatto sentire via via sempre più capaci nell’affrontare il mondo che cambia. Quando ci siamo accorti che eravamo finalmente riusciti a spezzare il fiato, che eravamo in grado di muoverci nel rispetto dei vincoli imposti continuando a realizzare e progettare, abbiamo voluto proporre questo esercizio anche ai nostri soci e lettori.
Lo abbiamo fatto nell’evento che si è tenuto lo scorso mese a Castellaneta Marina, al quale abbiamo voluto dare proprio il titolo di IMMAGINA 2021 e lo faremo in quello che si terrà questo mese di ottobre a Baveno, nella Settimana della creatività, che darà ai partecipanti tante occasioni per mettersi in gioco nelle diverse forme d’arte. Una settimana tutta per immaginare e creare, superando gli ostacoli imposti da età, ruolo, percezioni nostre e altrui.
Tra le tante suggestioni che mi sono arrivate in questo periodo così ricco e intenso una mi ha colpita particolarmente. Durante IMMAGINA 2021 ho chiesto a un collega tra i tanti impegnato nella realizzazione delle Olimpiadi 50&Più se fosse stanco per le ore lavorate, le distanze coperte, il sole martellante, lo sforzo di adottare e ricordare regole comportamentali. La risposta che mi ha offerto sorridendo è stata per me folgorante: «Non ti dirò mai che sono stanco, mi sto divertendo troppo per essere stanco».
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