Studiare all’Università direttamente in Rsa. A Torino, la Residenza Richelmy si trasforma in un campus e gli ospiti avranno libero accesso ai corsi dell’UniTre Torino, la prima università della terza età nata in Italia nel 1975.
UniTre Torino e il gruppo Orpea, che gestisce una rete di residenze socio-assistenziali e cliniche di riabilitazione, hanno siglato un accordo per consentire l’accesso allo studio universitario direttamente nella residenza torinese. La collaborazione prevede che tutti gli ospiti siano iscritti e abbiano libero e gratuito accesso a lezioni e laboratori proposti, che spaziano dalla letteratura alla filosofia, dalle lingue alla storia del cinema, alla scrittura creativa e all’educazione alimentare. Succede nella prima Università della terza età nata in Italia.
“La casa di riposo non è un’isola”
“Si tratta di un’occasione incredibile per i nostri ospiti di Torino – ha spiegato Alessandra Taveri, amministratrice delegata di Orpea Italia – il valore culturale e sociale di poter accedere senza difficoltà e barriere ad un corso tenuto da un docente professionista e di iniziare un percorso di crescita personale insieme ad altri individui, anche esterni alla realtà dell’Rsa è inestimabile. Sono convinta che ci saranno ricadute positive su tutti, ospiti, personale e anche studenti esterni. I nostri anziani hanno ancora molto da dare e da insegnare. La casa di riposo non è un’isola, questo è un esempio di come le strutture per anziani possono e devono essere luoghi di incontro, cultura, apertura verso il territorio e la società.”
Iscrizioni aperte al territorio
Le lezioni alla residenza Richelmy sono aperte anche a ospiti esterni, previa iscrizione che può essere effettuata online dal sito www.unitretorino.it. “L’Università della Terza età di Torino è lieta di inaugurare la collaborazione con il gruppo Orpea – ha dichiarato Giuseppe Campra, presidente UniTre – e in particolare con la Rsa Richelmy, in una comunione d’intenti sostenuta dal sapere che diventa amicizia. E a qualsiasi età il cammino è aperto, soprattutto se si percorre insieme.”
La residenza
La Residenza Richelmy può ospitare fino a 180 persone, ed è divisa in diverse unità abitative in base ai livelli di autonomia degli ospiti. Nella struttura è presente un nucleo Alzheimer ed uno spazio per la stimolazione multisensoriale e la musicoterapia. Nell’ambito delle attività che promuovono il mantenimento dell’autosufficienza si inserisce anche lo studio con i corsi UniTre, un passo in più per preservare e stimolare capacità cognitive e relazionali.
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