In queste settimane il sistema scolastico è stato messo a dura prova dall’impatto della nuova ondata della pandemia con regole ferree. Green Pass, contagi dovuti alla variante Omicron, obbligo vaccinale con conseguente allontanamento dal servizio degli insegnanti che decidono di non farlo sono solo alcune delle cause che hanno portato alla paralisi di molte scuole italiane. A complicare le cose, poi, ci sono la DAD (Didattica a Distanza), la DDI (Didattica Digitale Integrata), il regime di autosorveglianza e i tamponi di ingresso e di uscita.
Un messaggio Whatsapp per cercare rinforzi
Molti i dirigenti scolastici che hanno perso il sonno in questo inizio d’anno così travagliato. E si cercano soluzioni in tutti i modi possibili. Anche i più fantasiosi. È così che in Liguria la preside dell’Istituto Comprensivo di Bogliasco, Pieve Ligure e Sori, Enrica Montobbio, chiede aiuto direttamente ai genitori lanciando un appello sulle chat di WhatsApp per cercare supplenti al di fuori dalle chiamate fatte dalle graduatorie.
“Purtroppo la scuola è in una situazione di grande criticità per grave carenza di personale. Sono molti i docenti assenti per diverse motivazioni: malattie, quarantene e congedi parentali. Le graduatorie sono tutte esaurite e anche le persone che hanno presentato la messa a disposizione son tutte occupate oppure non possono lavorare. Chiediamo se ci fosse qualcuno di voi disponibile a accettare supplenze avendone i titoli”.
Tiziana De Angelis si candida a insegnante
Esplodono le chat dei genitori, tra messaggi di sorpresa, incredulità, e anche qualche battuta fuori luogo. Ma c’è poco da scherzare. Non mancano le critiche, i disappunti, ma c’è anche chi si propone. È Tiziana De Angelis, over 50, mamma e nonna. Ex impiegata contabile, attualmente è una counselor, cioè assistente di supporto nelle problematiche sociali. Nel suo curriculum non c’è mai stato spazio per l’insegnamento, ma in realtà Tiziana si occupa di formazione e ha anche acquisito i crediti formativi universitari nei settori antropo-psico-pedagogici e in metodologie didattiche, indispensabili per accedere ai concorsi sull’insegnamento.
Ecco, allora, che la signora Tiziana potrebbe essere la prima nonna che sale in cattedra per vocazione e per senso di dovere nei confronti della società. Sicuramente un esempio per la scuola di oggi.
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