Il popolare social network, a seguito di un’inchiesta indipendente che ha dimostrato il suo impiego per manipolare l’informazione, ha avviato una campagna di rimozione dei contenuti non in linea con la sua policy.
TikTok è uno dei social a più alto tasso di disinformazione. A dirlo, non molto tempo fa, un’inchiesta di VSquare, pubblicazione online indipendente che ha dimostrato come la piattaforma sarebbe stata utilizzata in Europa per diffondere informazioni manipolate e teorie complottistiche. Per questo motivo il popolare social network ha deciso di correre ai ripari, avviando una ferrea rimozione dei contenuti per violazione delle linee guida della comunità e delle policy sulla pubblicità.
Il rapporto sulla trasparenza
Per mostrare il suo impegno nel contrastare fake e manipolazioni, TikTok ha pubblicato il secondo rapporto sulla trasparenza, in conformità al Digital Services Act, il regolamento sui servizi digitali, relativo all’ultimo trimestre del 2023.
Durante questo periodo, il social certifica di aver rimosso 13 milioni tra video, livestream e annunci non conformi. Inoltre, 60mila contenuti sono stati segnalati perché ritenuti illegali. Il 17% di questi è stato rimosso, mentre un altro 21% limitato in termini di visibilità.
Investimenti per la sicurezza
La piattaforma dichiara anche di aver investito più di 2 miliardi di dollari a livello mondiale per migliorare gli standard di sicurezza. Inoltre, ha ingaggiato 6mila moderatori che si occupano della supervisione dei contenuti nell’Unione Europea.
La campagna di alfabetizzazione per l’Italia
Per contrastare la disinformazione, TikTok ha anche avviato la prima campagna di alfabetizzazione mediatica dedicata all’Italia. Lo ha fatto in collaborazione con Facta, una piattaforma di fact-checking, sostenuta dagli hashtag #Factcheking e #ImparaConTikTok.
L’idea è quella di fornire agli utenti le competenze di base per verificare l’attendibilità delle informazioni che trovano in rete, attraverso una serie di video-guide per orientarsi fra informazione e disinformazione. Stimolare una riflessione sulla veridicità di un contenuto diventa importante per bloccare una notizia falsa, prima di condividerla senza averla verificata, contribuendo pertanto alla sua diffusione.
Il ruolo dei moderatori
Il contrasto alla disinformazione è una sfida continua che impone nuove regole sempre diverse col passare del tempo. Da una parte TikTok ha scelto di continuare a investire nella tecnologia automatizzata per la moderazione dei contenuti. Dall’altra comincia a riconoscere l’importanza di un intervento umano, soprattutto in caso di decisioni più complesse. Da qui la scelta di puntare anche sui moderatori, fondamentali per prevenire la proliferazione di fake news e favorire la consapevolezza degli utenti.
(Foto apertura: JRdes/Shutterstock.com)
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