C’è chi fa qualche buffo passo di danza, chi improvvisa una canzone, chi si cimenta in acrobatici parkour o in epiche challenge, le sfide in rete tra utenti. Il tutto si svolge nel breve, brevissimo arco di tempo che va da 15 a 60 secondi al massimo. Le clip vengono confezionate con tanto di base musicale, effetti sonori, filtri, e condivise su quella che è la piattaforma social più amata dalla generazione Z: Tik Tok.
Nata in Cina nel 2016, quando si chiamava Douyin, in meno di un anno Tik Tok si è diffusa in tutto il mondo, raccogliendo circa 500 milioni di utenti. Unitasi successivamente con la piattaforma musicale musical.ly, è diventata l’app più scaricata al mondo con un miliardo di download. Oggi Tik Tok è diffusa in 150 Paesi, tradotta in 75 lingue ed è il punto di riferimento dei ragazzini tra i tredici e i diciott’anni che ritengono social come Facebook o Twitter “roba da vecchi”.
In realtà anche Tik Tok sta mutando lentamente l’età media dei suoi utenti, come è accaduto a tutte le community di grande successo: cresce il numero dei fruitori, cresce la loro età.
E così, sulla piattaforma per eccellenza dei ragazzini sono sbarcati inizialmente personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport ma anche tanti, tantissimi senior.
Prima “guardati” con sospetto – e, diciamolo, con un pizzico di fastidio – dai teenager, poi da loro acclamati e seguiti, come fossero delle star cinematografiche, nelle loro clip i senior dispensano consigli, ricette gourmet e anche deliziose performance con i propri nipoti, che volentieri si prestano a fare loro “da spalla”. C’è anche chi, come Granny Gone Wild, sopravvissuta ad un marito violento, dà indicazioni preziose a tutte le donne vittime di abusi domestici o come lanonnagiovanna che, in tempo di Coronavirus, ha dispensato indicazioni su come gestire la quarantena in modo divertente.
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