Terza Vita è il progetto dell’artista spagnola Mar Sáez per celebrare il ritorno alle relazioni interpersonali dopo la pandemia
L’immagine scelta come locandina di Terza Vita, il progetto fotografico nato sotto l’egida dell’Ambasciata di Spagna in Italia, è un abbraccio. Il riferimento è all’intimità perduta e ritrovata alla fine della pandemia che l’artista spagnola Mar Sáez racconta in una esposizione al Castello Gamba di Châtillon dal 26 ottobre all’8 dicembre 2024. Un’esplorazione visiva che cammina sul filo, in equilibrio tra reportage e analisi psico-antropologica.
Un progetto nato a Roma
Il palazzo novecentesco, oggi Museo di arte moderna e contemporanea della Valle d’Aosta, racconta la fine dell’evento collettivo più individuale della nostra storia – perché vissuto in isolamento – che ha unito l’Italia pochi anni fa. Il progetto di Mar Sáez nasce tra le strade di una Roma monumentale e sulle spiagge di Ostia, irriconoscibili teatri vuoti durante il lockdown, e trova in Valle d’Aosta un approdo sensibile, in una cornice “fuori dal tempo” come un castello circondato dalle montagne, trasformato in un polo dal respiro internazionale.
Un ritratto dell’artista
Mar Sáez è un’artista spagnola multidisciplinare. Lavora con la fotografia, la scrittura, il video e il suono, e negli ultimi anni ha esposto, oltre che all’Accademia di Spagna a Roma, in varie sedi internazionali come la Gabarron Foundation di New York, la Galería Retine Argentique di Marsiglia e F22 Foto Space di Hong Kong.
Ha trascorso il 2021 in una capitale che stava gradualmente recuperando la sua normalità. Questo lavoro documenta quindi le espressioni di un’affettività che riconquista il suo spazio e si proietta a fatica, ma con slancio, verso un futuro incerto.
L’uso della luce per creare intimità
L’opera di Mar Sáez invita lo spettatore a collegare le proprie esperienze con quelle dei protagonisti, che sono gli adolescenti, esseri in transito, ancora sulla soglia della loro forma adulta: l’artista si concentra sulla rinascita delle loro relazioni interpersonali, dopo due anni di isolamento forzato. I giovani innamorati tornano al mare, riscoprono la fisicità, testimoniano con generosità e vulnerabilità un’epoca irripetibile. Le immagini, grazie al sapiente contrasto tra luce e buio, trasmettono un’intensità emotiva degna della pittura barocca.
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