Per anni il tennis è stato guardato con sospetto dagli over 65. I suoi ritmi di gioco elevati spesso sono stati ritenuti troppo insidiosi per il cuore. Specialmente per quello di chi non è più giovanissimo.
Sembra essere invece uno sport adatto a tutti, anche in età avanzata. I dati di un’indagine promossa dalla Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGE) e dalla Onlus Salute e Società lo hanno “scagionato”. Per gli over 65 giocare regolarmente a tennis può essere d’aiuto nel ridurre i rischi di ipertensione, ictus e malattie delle valvole cardiache. Prima di impugnare la racchetta però è sempre bene fare un check-up. Non si sa mai.
Racchetta alla mano, quanto fa bene il tennis agli over 65?
L’indagine è stata condotta su 145 iscritti al Circolo del Tennis Roma della Capitale e 185 abitanti di Fumone, un paese della Ciociaria, che non praticano tennis, coinvolgendo over 65 con un’età media di 74,5 anni. Sono stati tutti sottoposti a visita cardiologica, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma.
Nel confronto tra gruppi di coetanei è emerso che chi pratica il tennis ha un indice di massa corporeo inferiore e una bassa incidenza di ipertensione e diabete rispetto a chi non lo pratica.
Ma non è l’unico vantaggio: chi ci gioca con regolarità presenta pressione alta nel 63% dei casi rispetto all’80% della popolazione di pari età più sedentaria. Anche il diabete ha un’incidenza inferiore: il 10% contro il 21%.
Anche problemi come l’ipertrofia ventricolare sinistra sono risultati meno diffusi fra i tennisti (il 21% contro il 52%). Così l’ictus (l’1% contro 4%) e il rigurgito aortico (il 4% contro 8%). La stenosi della valvola aortica è persino azzerata contro il 9% in coetanei più sedentari.
Resta uno sport ad alta intensità, quindi è bene fare attenzione
I dati dimostrano che, anche quando si tratta di tennis, l’attività fisica regolare previene i problemi cardiovascolari. Certo, questo sport non rientra tra le attività consigliate in fasce d’età più avanzate. Prevede spostamenti così rapidi e improvvisi che si possono innescare aritmie. Motivo per cui si sono effettivamente verificati casi di infarto sul campo.
Ma l’indagine della SICGE svela soprattutto che non ci sono grandi rischi se si è allenati e sotto controllo. Fare un check-up regolare al cuore è fondamentale per giocare sicuri e guadagnarci in prevenzione cardiovascolare. Bisogna adattare il grado di sollecitazione alle proprie condizioni fisiche e avere piccole accortezze: ad esempio, fare un buon riscaldamento; fare stretching prima e dopo il gioco; preferire le partite in doppio anziché in singolo; giocare con un cardiofrequenzimetro se si sono avuti già problemi cardiaci; fare attenzione se si avverte una mancanza di fiato eccessiva, senso di oppressione al petto o un dolore che si irradia dal torace. In questo caso bisogna fermarsi a bordo campo e accertarsi che non ci sia qualche problema al cuore.
Cuore e racchetta: qualche consiglio in più per i tennisti over 65
Quando si è in là con gli anni è meglio non esagerare. Si può giocare a tennis a giorni alterni per non più 60 minuti in singolo e di 90 in doppio. Gli altri giorni si possono fare diverse attività aerobiche, come tapis roulant per circa mezz’ora ad una velocità costante di circa 5 km/h. Chi ha avuto in passato infarti, fibrillazioni atriali o altre cardiopatie deve rivolgersi prima al cardiologo per le valutazioni del caso. Chi soffre di scompenso cardiaco, invece, deve farsene una ragione: il tennis è vietato.
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