L’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) ha annunciato che il 4 febbraio 2025 presenterà a Roma la Piattaforma Nazionale di Telemedicina.
Servirà soprattutto a garantire l’interoperabilità con il Fascicolo Sanitario Elettronico e con l’Ecosistema dei dati sanitari (Eds). La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT) sarà presentata dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) nel corso di un evento per approfondire il contesto digitale in ambito sanitario. L’incontro si svolgerà a Roma martedì 4 febbraio 2025, dalle 10.00 alle 13.00, presso la Sala Auditorium di Agenas (via Toscana 12).
L’intento della Piattaforma Nazionale di Telemedicina, oggi, è quello di aumentare in modo omogeneo i percorsi di telemedicina sull’intero territorio italiano, fanno sapere dall’Agenas.
Il ruolo delle Regioni e i dati della Piattaforma Nazionale di Telemedicina
Il progetto della Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT), finanziato dal PNRR, è iniziato a novembre 2023. Attualmente è in corso la fase di implementazione e consolidamento, che prevede la raccolta e l’organizzazione dei dati con la collaborazione delle Regioni. L’obiettivo è di garantire un funzionamento ottimale della piattaforma e di condividere i progressi realizzati.
Già a giugno 2024 l’Agenas era partita – grazie al supporto e alla collaborazione di alcune Regioni pilota – con il popolamento dei dati della Piattaforma nazionale di telemedicina (PNT). Come spiegato dall’Agenzia all’epoca dei fatti, si è trattato di un ulteriore passo in avanti verso la piena operatività di un infrastruttura tecnologica che consentirà al Servizio sanitario nazionale di migliorare la corretta presa in carico dei pazienti, in modo equo su tutto il territorio nazionale.
Una Piattaforma per ridurre le disparità territoriali
Martedì 4 febbraio 2025, presso la Sala Auditorium di Agenas a Roma, saranno quindi illustrare le finalità di questo progetto, ovvero:
- consentire l’implementazione omogenea dei percorsi di telemedicina su tutto il territorio nazionale facilitando la presa in carico, acuta e cronica, da parte delle cure territoriali, favorendo la deospedalizzazione e potenziando qualità e sicurezza delle cure di prossimità;
- colmare il divario tra le disparità territoriali e offrire maggiore integrazione tra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali attraverso soluzioni innovative, codifiche e standard terminologici condivisi a livello nazionale;
- migliorare la qualità clinica e l’accessibilità ai servizi sanitari dei pazienti su tutto il territorio nazionale;
- dotare i professionisti sanitari di nuovi strumenti validati al fine di operare efficacemente in ogni processo sia individuale sia multi-disciplinare;
- facilitare la programmazione, il governo e lo sviluppo della sanità digitale.
(Foto Apertura: Di Carlo Dani – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48267648)
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