Ictus. Si può prevenire? Come? A queste domande risponde una ricerca pubblicata a novembre sulla rivista ‘Plos Medicine’. Gli autori dello studio sono Yuan Zhang, Hongxi Yang, Shu Li, Wei-dong Li, Yaogang Wang. Loro formano un gruppo di ricercatori impegnati nella ‘Biobank’ britannica. Il focus del lavoro è sugli effetti di tè e caffè contro l’ictus. Insieme o separatamente queste bevande possono contribuire al rischio di sviluppare ictus ischemico e demenza?
Tè e caffè contro l’ictus: lo studio
Partecipano allo studio 365.682 persone con età che oscilla dai 50 ai 74 anni. La ricerca avviene tra il 2006 e il 2010: tutti sono stati seguiti, poi, fino al 2020. “Abbiamo utilizzato i modelli di rischio per stimare le associazioni tra consumo di tè e caffè e ictus incidente e demenza. Abbiamo poi aggiustato per sesso, età, etnia, qualifica, reddito, indice di massa corporea, attività fisica, stato alcolico, fumo, schema alimentare, consumo di bevande zuccherate, familiarità al cancro, familiarità al diabete, familiarità a malattie arteriose cardiovascolari e ipertensione” spiegano gli autori sulla rivista Plos.
La conclusione dei ricercatori
Una verifica sul campione a distanza di undici anni fa emergere che il 2,8% dei partecipanti presenta un ictus e l’1,4% sviluppa un quadro di demenza. Risulta, inoltre, che il rischio di ictus è più basso del 10% tra chi consuma più di 2 tazze di caffè al giorno e 16% tra chi consuma più di due tazze di tè.
Non solo. Grazie allo studio dell’equipe emerge un’altra evidenza. Chi beve da 2 a 3 tazze di caffè e da 2 a 3 tazze di tè al giorno ha una diminuzione del rischio pari al 32%. In conclusione: consumare entrambe queste bevande ha effetti benefici. Sicuramente di più rispetto a bere solo tè o solo caffè.
“Abbiamo scoperto che bere caffè e tè separatamente o in combinazione era associato a un minor rischio di ictus e demenza. L’assunzione in combinazione, però, è stata associata a un minor rischio di demenza post-ictus” dicono i ricercatori.
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