E se i tatuaggi facessero bene alla salute? Se lo è chiesto un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Alabama che, quattro anni fa, ha condotto un esperimento su 29 persone. Analizzando i campioni di saliva dei partecipanti, prelevati prima e dopo aver fatto un tatuaggio, è emerso che questa pratica stimola la produzione di immunoglobuline A, gli anticorpi che combattono le infezioni più comuni. Farsi tatuare, quindi, può stimolare il sistema immunitario in modo simile ad una vaccinazione e può renderci meno sensibili ad infiltrazioni patogene future.
Il Guinness dei Primati ai tatuaggi dei senior
Ma a prescindere dai suoi benefici, ogni volta che si decide di fare un tatuaggio si deve essere pronti a ricevere sempre la solita domanda: «Come farai quando invecchierai?». Un interrogativo che presuppone che tatuarsi sia un affare solo per giovani e che “antiestetico” per i senior. La prima a smentire questa idea, però, è l’inglese Isobel Varley, classe 1937, che a 49 anni ha fatto il suo primo tatuaggio e in breve tempo ha vinto il Guinness dei Primati come senior più tatuata al mondo. Isobel, infatti, aveva il 93% del corpo ricoperto da più di 200 disegni per un totale di oltre 500 ore di lavoro. Nel 2017, però, il titolo è passato ad un’altra senior australiana: Charlotte Guttenberg di 71 anni. La donna si è aggiudicata il premio con il 98,75% del corpo ricoperto di inchiostro ed è persino diventata la donna più tatuata di sempre. Anche Charlotte ha iniziato il suo percorso all’età di 50 anni e proprio in occasione del suo primo tatuaggio ha conosciuto Chuck, suo compagno e detentore di numerosi record dovuti ai disegni che ha sul corpo.
La moda anche tra over 50 e 60
Un desiderio senza età quindi? Pare di sì. Da qualche anno, infatti, sempre più over 50 e 60 vanno dal tatuatore per segnare sulla pelle ciò che vogliono ricordare per sempre. E se prima lo facevano con timidezza, scegliendo parti nascoste e piccoli disegni, adesso si tratta di figure più estese e visibili. Un fenomeno che riguarda maggiormente le donne che spesso accompagnano i figli a fare un tatuaggio e in quell’occasione ne scelgono anche per loro stesse. Ma non sono esenti le nonne che, con frequenza crescente, decidono di tatuarsi il nome o le iniziali dei nipoti sull’avambraccio o sul polso.
Un modo per ricordare
I protagonisti dei tatuaggi over 50, quindi, sono i legami affettivi e famigliari o gli avvenimenti importanti. Ne sono un esempio Therezinha e Ilda, le amiche brasiliane che hanno deciso di tatuarsi lo stesso simbolo per suggellare la loro amicizia, e ne è un esempio anche Sadie Sellers, scappata dalla casa di riposo con l’aiuto della nipote per andare a farsi tatuare un cuore su una spalla. Ma la nuova moda, frutto del periodo appena trascorso, è quella di tatuarsi una corona. Il riferimento è chiaro e riporta subito al nome del virus che ha caratterizzato i primi mesi del 2020. Un modo per ricordare di aver superato un momento così delicato, rafforzando il senso di orgoglio e di appartenenza alla comunità.
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