Anche in Italia è ora possibile pagare appoggiando la carta di credito o il proprio smartphone all’iPhone del negozio o del titolare della prestazione
Il servizio si chiama “tap to pay” ed era già presente negli USA, in Francia, nel Regno Unito e in altri sette paesi.
Come funziona “tap to pay”
Il commerciante può usare il suo iPhone come se fosse un Pos, per tutti i pagamenti elettronici, grazie al lettore integrato nello smartphone di Apple che è in grado di accettare la transazione da qualsiasi sistema di pagamento usato dai Pos tradizionali. Il lettore è l’NFC, quello che serve a scambiare dati tra due dispositivi a breve distanza, come i telefoni, senza bisogno di utilizzare cavi di connessione.
La novità, rispetto al tradizionale Pos, è che si elimina il bisogno di avere un hardware dedicato e di sottoscrivere un contratto con una piattaforma che fa da fornitore del servizio direttamente o attraverso la propria banca.
Requisiti
Per il “tap to pay” è necessario disporre almeno di un iPhone XS del 2018 o di qualunque modello successivo. Gli iPad non sono invece compatibili. È necessaria anche un’app del gestore del servizio di pagamento, come Ayden, MyPos, Nexi, Revolut, Stripe, SumUp e Viva. Le carte accettate sono tutte le contactless, di ogni circuito internazionale – da American Express a Mastercard, Visa, Diners e altre – e non servono accessori da attaccare al telefono per leggere il microchip.
La privacy
“Tap to pay” non raccoglie informazioni sulla transazione che possano essere ricondotte a chi l’ha effettuata, come nomi, indirizzi, numeri di telefono e numeri delle carte di credito o di debito, protette dal Secure Element. I dati personali non sono mai visibili al dispositivo dell’esercente.
Il futuro senza Pos
Rendere il Pos virtuale semplifica i pagamenti delle attività commerciali di tutte le dimensioni. I grandi negozi, ad esempio, potrebbero non avere più bisogno di un punto cassa statico, come succede già negli Apple Store. Ma può essere utile anche nei pop-up store, come in occasione di una fiera o di un mercato.
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