Istat

Rispetto agli altri Paesi dell’Ue, l’Italia è a metà classifica nelle politiche per favorire un invecchiamento attivo. L’occupazione resta la nota più dolente.

Nuovo minimo storico di nascite dall’unità d’Italia, lieve aumento dei decessi e più cancellazioni anagrafiche per l’estero. Questa la fotografia dell’Italia.

Senior, persone con basso titolo di studio, Comuni al di sotto dei 2mila abitanti: ecco i principali “assenti” dalla Rete in Italia

La situazione italiana nella prima metà dell’anno è complessa e incerta. Dal punto di vista economico, c’è un crollo del Pil del 5,3%. Più positivo, invece, il quadro sociale.

Li usano molto più di prima per informarsi sulla politica, ma restano saldamente ancorati a giornali, news e riviste on line.

Nel 2019 un dato è rimasto stabile in Italia: l’incidenza della povertà si riduce lì dove il capo famiglia ha più di 64 anni.

Durante il lockdown gli over 65 si sono dimostrati i più cauti, uscendo meno di tutti da casa: lo ha fatto soltanto 1 su 10 di loro.

Secondo l’Istat in Italia sono oltre 7 milioni gli over 75, ovvero più di 1 persona su 10. In totale rappresentano l’11,7% della popolazione; ovvero 7.058.755 persone.

Fra il 2016 e il 2017 è balzata a +4,7%. Le voci che pesano di più sono le strutture residenziali, comunali o private convenzionate: assorbono il 41% delle risorse.