dati statistici

Sembrano essere meno ottimisti ed entusiasti rispetto ai giovani sul futuro dell’Unione.

Secondo i dati Istat relativi ai saldi migratori sembrano più propensi a spostarsi verso aree di provincia che nelle grandi città.

Molti cittadini segnalano tempi di erogazione pari anche a un anno. Ovviamente ciò comporta problemi, perché “le spese sono tante”.

Sfuggiti a fatica alla crisi, schiacciati dall’ansia di sopravvivere, ora l’incertezza è lo stato d’animo con cui il 69% degli italiani guarda al futuro.

Oggi le famiglie più “ricche” sono proprio quelle che possono contare su un capofamiglia tra i 55 e i 64 anni.

Il 43% dei pensionati fa la spesa in contanti e ci sono ancora 272mila anziani che ritirano le loro mini-pensioni allo stesso modo.

In Italia restano carenti a livello numerico, così come gli investimenti nel settore. Siamo molto al di sotto della media europea.

È quanto sostiene il “World Population Ageing 2019: Highlights”, il Rapporto realizzato dal Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali dell’Onu.

Dal 2006 al 2019, la mobilità italiana è cresciuta del 70,2% passando, in valore assoluto, da poco più di 3,1 milioni a circa 5,3 milioni di persone.

Secondo l’Eurostat, milioni di persone nell’Ue sono responsabili dell’assistenza o cura di un parente. La maggior parte sono donne.