Otto viaggiatori con disabilità sono partiti il 18 maggio e arriveranno oggi nella Capitale, accolti da Papa Francesco. “Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace” prevede 11 tappe lungo i cammini di Marche, Umbria e Lazio. Ecco l’iniziativa di Free Wheels e Noisy Vision
“Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”: è questo lo slogan del viaggio in 11 tappe, che è partito il 18 maggio da Ancora e terminerà oggi a Roma. Si sono messi in marcia otto viaggiatori con disabilità, per dimostrare che camminare è un’esperienza per tutti e che la strada è luogo d’inclusione. Alessio di Santa Maria di Sala (Venezia), Ignazio di Scicli (Ragusa), Samuele di Sulbiate (Monza-Brianza), Angiolino di Sommacampagna (Verona), Dario di Padova, Giulia di Spilimbergo (Pordenone), Josimare di Bergamo, Mara e il marito Tiziano di Vigodarzere (Padova) e Pietro di Somma Lombardo (Varese): questi i nomi dei viaggiatori.
Sei di loro in sedia a rotelle hanno affrontato il viaggio grazie a un propulsore elettrico (chiamato Klick) agganciato alla carrozzina, che consente di affrontare anche i terreni off-road; altri due sono ipovedenti e si sono dati il cambio a metà strada (uno percorre il tratto Ancona-Assisi e l’altro Assisi-Roma), scambiandosi il testimone a bordo di un tandem a guida assistita, che hanno condiviso con un ciclista; un altro ciclista ha partecipato all’avventura con il compito, quando necessario, di fare da apripista. Hanno affrontato le 11 tappe del percorso insieme ad altri due pellegrini, attraverso Marche, Umbria e Lazio. L’arrivo è a San Pietro, dove hanno incontrato Papa Francesco, nell’udienza del mercoledì. L’iniziativa è promossa da due associazioni, Free Wheels e Noisy Vision, in vista del Giubileo 2025, per richiamare l’attenzione sul pellegrinaggio inclusivo e accessibile.
“Sui passi di Francesco, in cammino per l’accessibilità e la pace”: le tappe e gli incontri
Lungo il percorso i viaggiatori hanno visitato alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità sensoriali e le Unità spinali di diverse città (Ancona, Perugia, Roma): qui hanno incontrato persone con lesioni midollari e altre disabilità. Inoltre, hanno attraversato città e borghi su strade, piste ciclabili, cammini e sentieri.
L’idea di questo viaggio itinerante nasce da Free Wheels, organizzazione di volontariato impegnata a diffondere il turismo lento per tutti. L’associazione ha già organizzato due traversate con viaggiatori a mobilità ridotta in Emilia-Romagna (2022) e in Veneto (2023) mettendo in luce la bellezza, l’accoglienza e l’accessibilità dei territori. Quest’anno è affiancata da NoisyVision, associazione dedicata alle disabilità sensoriali – tra cui l’ipovisione e l’ipoacusia – che organizza iniziative come cammini e uscite in barca a vela, con l’idea di creare comunità inclusiva dove la disabilità non è un limite ma un valore. Le due associazioni condividono i valori dell’accessibilità e del benessere interiore derivato dal cammino.
“Ogni anno ci scontriamo con difficoltà organizzative che derivano dalla scarsità di strutture e servizi accessibili, in particolare per gruppi”, racconta Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels. “Eppure è ormai evidente che l’accessibilità apre le porte anche a tante persone che non hanno disabilità e possono alimentare un circuito di turismo lento prezioso per l’economia del territorio e per il benessere degli individui. Noi insistiamo a proporre queste esperienze di itineranza in gruppo perché è importante che le persone con esigenze di accessibilità possano vivere non solo il cammino ma anche la condivisione”.
Spiega Dario Sorgato, fondatore di Noisy Vision: “L’eterogeneità del gruppo, la complessità delle storie personali, la necessità di mettere insieme tutto questo per andare avanti tappa dopo tappa costruiscono sul campo accettazione reciproca. Cioè inclusione. Senza inclusione non c’è accessibilità. Per questo le nostre visioni sono complementari”.
(Foto di copertina: Pagina Facebook Free Wheels)
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