Presentato il Rapporto nazionale sull’indagine Pisa OCSE 2022 sul pensiero creativo tra gli studenti di 15 anni. L’Italia è al di sotto della media internazionale. Ma la creatività non è innata e a incidere sono anche fattori sociali ed economici.
Studiare è importante, ma conta anche avere un pensiero creativo. A sottolinearlo è l’indagine OCSE Pisa 2022 sul ‘Creative thinking’, i cui risultati italiani sono stati presentati lo scorso 8 ottobre durante un webinar Invalsi. Il pensiero creativo viene definito, nel Rapporto nazionale, come una competenza che indica la capacità di impegnarsi in modo produttivo nella “generazione, valutazione e miglioramento di idee che possono portare a soluzioni originali ed efficaci, a progressi nella conoscenza e a espressioni d’impatto della fantasia”.
Gli ambiti di espressione
Lo studio si è focalizzato sugli studenti di 15 anni che frequentano la scuola, in 81 Paesi ed economie, e analizza quattro ambiti di espressione del pensiero creativo: l’espressione scritta, o scrittura creativa, con prove in cui gli studenti dovevano esprimersi in una serie di testi e forme scritte; l’espressione attraverso un’immagine, creando progetti grafici per manifesti o eventi; il problem solving sociale e il problem solving scientifico, affrontando problemi scientifici non ancora risolti.
I 15enni italiani e pensiero creativo
Gli studenti italiani hanno ottenuto 31 punti su 60, restando sotto la media OCSE di 33 punti. Al di sotto così sia degli studenti più creativi a livello internazionale di Singapore, Corea, Canada e Australia, che hanno raggiunto una media di 37 punti, ma anche dei coetanei europei di Estonia, Finlandia e Danimarca, con una media di 36 e 35 punti.
Il 76% dei quindicenni italiani ha raggiunto, comunque, un livello base di competenza nel pensiero creativo, rientrando nella media OCSE, e dimostrando di essere capaci nel generare idee per compiti espressivi e risolvere problemi, sia semplici che moderatamente complessi. Mentre i “top perfomers” sono il 22%.
Le ragazze hanno più inventiva
A pesare sul punteggio sono anche altri fattori. Primeggiano per capacità gli studenti del Nord Est rispetto al resto d’Italia, e chi frequenta i licei, dove gli studenti hanno raggiunto un punteggio superiore rispetto ai 15enni degli istituti professionali. Il pensiero creativo è inoltre più diffuso tra le ragazze, che hanno ottenuto un punteggio superiore di circa tre punti in tutti i paesi. Influenza la capacità di pensiero creativo anche lo status sociale ed economico degli studenti: hanno ottenuto un punteggio superiore coloro che vivono in un contesto socioeconomico più avvantaggiato.
Importanza del pensiero creativo
Il Rapporto Pisa OCSE 2022 spiega l’importanza della creatività e del pensiero creativo negli studenti. Contribuisce, infatti, al loro inserimento nel mondo del lavoro “che richiede persone con sempre maggiori capacità di innovazione e di adattamento” e rappresenta un supporto anche in altri contesti, favorendo “l’apprendimento, la capacità di risoluzione dei problemi e le abilità metacognitive attraverso l’esplorazione e la scoperta, aiutando gli studenti a interpretare le informazioni in modi personalmente significativi”, si legge nel Rapporto.
La personalità conta
Una qualità che non è innata, ma può essere sviluppata e insegnata. Non a caso gli studenti con buoni risultati nel pensiero creativo hanno ottimi risultati anche in materie scolastiche, come matematica, lettura e scienze. Resta comunque una componente di personalità nei ragazzi, che influisce sulla predisposizione al pensiero creativo. Come l’apertura mentale, o openness, che può essere un’“apertura intellettuale”, che è tipica di chi è disposto ad impegnarsi in attività complesse o astratte, o un’“apertura all’arte” propria di chi ha la predisposizione ad essere una persona curiosa e aperta a nuove idee, all’immaginazione, alla fantasia, all’estetica e alle emozioni.
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