È l’ultima tendenza dei Millennial, la generazione nata tra tra il 1980 e il 1995: immergersi negli armadi delle nonne in cerca di nuova ispirazione per sé e per la casa. Un modo per strizzare l’occhio al vintage e al bon ton.
Questa nuova estetica ha ovviamente un nome: Grand Millenial. Già nota come granny chic (letteralmente “lo chic della nonnina”) la tendenza ha finito con l’acquisire una sua dignità, diventando poi lo stile Grand Millenial. Il nome è frutto di un neologismo che unisce i termini granny e millennial, alludendo all’incontro tra le due generazioni. Così i mitici Anni ’50 e ’60 diventano un richiamo per gli abiti, l’arredamento della casa e persino per gli hobby.
Minimalismo e uniformità addio: anche nel commercio online è boom del vintage
Se è vero che la moda ha sempre un occhio rivolto al passato, il Grand Millennial ha invece una sua particolarità. Non si limita a farsi ispirare dallo stile dei nonni, ma lo riprende senza alcuna rivisitazione, “mixandolo” in maniera originale.
In sostanza, i Millennial dicono addio al minimalismo e all’uniformità sforzandosi di esprimere uno stile unico, colorato e divertente con gli accessori della nonna, purché chic. Ecco che tornano in auge le scarpe Mary Jane e la borsa a rete, il foulard floreale e lo scialle crochet fatto a mano.
Una tendenza confermata anche dal noto sito di commercio online Etsy, al cui interno si possono vendere prodotti artigianali od oggetti vintage. Ed è proprio proprio grazie al Grand Millenial che, secondo l’esperta di trend Dayana Johnson, la bigiotteria ispirata ai tradizionali “gioielli di famiglia” sta vivendo una seconda giovinezza. Lo dimostra, infatti, sul sito la crescita della domanda di spille (48%), catenelle per occhiali (39%), orecchini vintage con la clip (19%) e medaglioni (14%).
L’esempio delle fashion influencer
Le estimatrici dello stile Grand Millenial affollano ormai anche i Social. Victoria Magrath, 31 anni, vanta 1 milione e 700mila follower su Instagram, catturati dal suo chignon basso, dai suoi orecchini di perle e dall’aria bon ton.
Chloe King, anche lei seguitissima, è il manifesto delle Grand Millennial: gonne di media lunghezza, cappotti a scacchi e pied-de-poule. Persino la regina di Spagna, Letizia Ortiz, non ne è uscita indenne e sfoggia camicette a fiori, tacchi medi e giro di perle. Indossati con allure regale, naturalmente.
Il salotto della nonna, un luogo di ispirazione e… ribellione
Ma perché tanto arrovellarsi dietro qualcosa che appartiene ormai al passato? «Ogni generazione si ribella alla precedente, e i Millennial che arredano le loro case si ribellano allo stile dei genitori», afferma l’interior designer Kevin Isbell. «Cresciuti nell’era del mercato dei mobili di massa, cercano ispirazione dalle generazioni precedenti».
Ecco tornare allora i vecchi tessuti come il chintz e la tappezzeria a fiori. Si mescolano con successo pezzi marrone scuro con mobiletti in stile cinese, senza per questo ottenere un effetto kitsch né polveroso. I mobili d’antiquariato, realizzati con legni scuri come il noce e il ciliegio, infatti, danno alle stanze un che di storico, mentre l’arte astratta o le finiture metalliche attualizzano il look.
Ma dietro questo ritorno al passato avanza il bisogno di contribuire ad un mondo più etico e sostenibile. Cresce il numero dei negozi dell’usato, nati per dare una seconda chance alla coperta e al maglioncino pastello abbandonati sul fondo dei cassetti da anni o, perché no?, persino alla camera da letto dei nonni e al vecchio servizio di piatti di famiglia. Qualcuno sicuramente li sta già cercando.
Millenials ecologiche, con l’hobby del lavoro a maglia e in cerca di sobrietà
E sempre nell’ottica della sostenibilità su Instagram fanno furore giovani esperte di lavoro ai ferri e all’uncinetto che insegnano a fare pullover, sciarpe e guanti a maglia. Ma per ripararsi dal freddo, niente stole di visone e cappotti bordati di pelo: si impiega il faux fur, la pelliccia ecologica, magari colorata. Perché dietro l’ispirazione “granny” c’è l’attenzione dei più giovani verso l’eticamente corretto e l’ambiente. Il tutto sempre condito con un pizzico di eccentricità.
Perché essere Grand Millenial vuol dire abbracciare una nuova filosofia di vita, che si esprime anche attraverso un aspetto “compassato”, che trasmette il desiderio di un’esistenza più tranquilla, consapevole e discreta. Le crisi economiche recenti, acuite dall’effetto pandemia, hanno lasciato nelle nuove generazioni un senso di insicurezza che le spinge verso un consumo più sobrio e consapevole. E la moda, troppo spesso ingiustamente accusata di frivolezza, ne è testimone.
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