Rita Immacolata Stellato.
Ex insegnante nelle scuole statali ora in pensione. Psicologa, psicoterapeuta, amante di ogni forma espressiva dell’arte, ha scritto svariate poesie mai pubblicate. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Caserta.
“Am”
È già l’alba
La stanza è avvolta nella penombra
Sono tentata ad accendere il lume o ad alzarmi per controllare la culla.
Ma resto immobile, attenta a non fare rumore: potrebbe svegliarsi!
In un certo qual modo ho la sensazione che già lo sia.
C’è qualcosa di sospeso, come di attesa… Non oso guardare…
Poi mi giro e all’improvviso…
una flebile, dolce, umile, carezzevole voce pronuncia…
“Am”
Apro gli occhi e la vedo in piedi dietro i bordi della culla.
Tranquilla, silenziosa, dolce, tenera, sempre bellissima
con la sua aureola di meraviglia con la tutina da notte…
“Am”
Cosa potrà mai dire?
“Sono sveglia, alzatevi!” “Vorrei ascoltare la canzoncina!”
“Sono qui, prendimi, prendetemi! Vi voglio bene, amo il mio mondo…
quello è il mio stereo, la mia musica, i miei giocattoli… la mia vita…”
“Am”
Quanto è racchiuso in queste due lettere!
“Am”
Un suono impalpabile… Sussurrato, semplicemente…
con dolcezza, con umiltà, con amore.
Una vita che inizia. Che procede con piedini di velluto
Un suono che rivela memoria e percezioni. Che comincia ad articolare concetti.
Un suono che comunica.
“Am”
Bambina mia! La tua tenerezza mi commuove
E vorrei poter fermare il tuo visino, la tua espressione… Tutta la tua persona!
Non so,
forse perché è una meraviglia del momento… che affascina.
Ma non è possibile!
Tu procedi inesorabilmente.
Quanti di questi momenti avrai…
Quanti “Am” più lunghi, più evoluti o anche complessi…
Caserta, ottobre 2012
(“Am” (Auimmaue) è il ritornello di una canzoncina anni ’60:
“Il leone si è addormentato”)