Pensiamo di averli spenti, ma in realtà rimane una lucina rossa accesa che consuma energia. Si tratta degli apparecchi lasciati in stand-by una pratica ancora molto diffusa che continua a pesare sulla bolletta elettrica. Lo sanno bene gli over 60 visto che risultano i più attenti, rispetto alle altre fasce di età, a non sprecare energia in casa. Infatti, adottano accorgimenti di risparmio oltre 7 over 60 su 10, secondo gli ultimi dati Istat.
Il risparmio energetico riguarda tutti, indipendentemente dall’età. E anche i più virtuosi, come gli over 60, possono fare di più. Tanto più che, secondo l’International Energy Agency, entro il 2030 il 15% dei consumi elettrici in Europa sarà dovuto proprio alla funzionalità di stand-by degli apparecchi. Già oggi vengono sprecati 43 TWh (equivalente ai 2/3 dell’energia consumata da tutte le case italiane) pari a 19 milioni di tonnellate di CO2 annue.
Dai televisori ai caricabatterie dei cellulari, tanta energia sprecata
Quasi tutti i prodotti con un alimentatore esterno, un telecomando, un display sempre acceso (o un LED) o che caricano batterie consumano energia in continuo. Uno spreco che si fa sentire sulla bolletta elettrica. Ad esempio, un televisore acceso per tre ore al giorno, lasciato in modalità stand-by durante le rimanenti 21 ore, consuma circa il 40% dell’energia necessaria al suo funzionamento. Pensiamo, inoltre, all’inutile consumo energetico del cellulare lasciato in carica, benché ricaricatosi, o del solo caricabatteria attaccato alla presa che continuano ad assorbire energia.
I costi degli stand-by sulla bolletta elettrica
Insomma, tra televisori, smartphone, lavastoviglie, modem, lavatrice, decoder, pc e quant’altro, è stato calcolato che gli apparecchi in modalità stand-by possono pesare sui consumi dal 10% al 16%. Più concretamente, in denaro, si traduce in un costo sulla bolletta che va da 18 a 90 euro l’anno. A fare i conti è stata Selectra, società che seleziona le migliori tariffe di luce e gas, e Midori, la startup che ha realizzato NED, un misuratore che, collegato al quadro elettrico o al contatore della luce, consente di rilevare i consumi complessivi della casa e quelli dei principali elettrodomestici.
Nell’indagine, grazie al misuratore NED, sono stati presi in considerazione tre tipi di utenti: una famiglia grande dai consumi medio-alti (3.800 kWh/anno), una famiglia definita “tipo” dall’Autorità (2.700 kWh/anno) e una coppia, o singoli, con consumi inferiori alla media (1.500 kWh/anno).
Una famiglia numerosa risparmia 90 euro all’anno
Il primo profilo riguarda la famiglia più “energivora” composta da 2 adulti e 3 bambini che abitano in una casa indipendente di 150 mq. La potenza del contatore è di 4,5 kW, il consumo annuo e di 3.800 kWh e la spesa nella bolletta della luce ammonta a circa 744 euro/anno. Tagliando il consumo in stand-by, ossia riducendo i consumi totali del 16%, si realizza un risparmio di 90 euro. A scendere più di tutte è la voce relativa alla materia prima energia (-38 €/anno), seguita dagli oneri di sistema (-25 €/anno) e le imposte – Iva e accise (-22 €/anno).
Famiglia “tipo”: il risparmio è di 53 euro
In questo caso si tratta di una famiglia che ha un contatore a 3 kW e un consumo 2.700 kWh/anno (definita famiglia “tipo” dall’Autorità per l’Energia). La composizione è di due 2 adulti e 2 bambini che vivono in una casa indipendente di 100 mq. La bolletta della luce in questo caso ammonta a circa 504 euro/anno con uno spreco di energia del 13% che equivale a 53 euro in più in bolletta.
Le coppie o i singoli risparmiano 18 euro
L’esempio è quello di un appartamento tipo di 80 mq nel quale risiede una coppia, o un singolo, un contatore a 3 kW e un consumo medio di circa 1.500 kWh/anno. La bolletta della luce in questo caso ammonta a circa 332 euro. Una cifra che si può abbassare risparmiando 18,5 euro all’anno eliminando gli sprechi causati dallo stand-by.
I consigli per evitare consumi fantasma
Evitare in bolletta i consumi fantasma di energia elettrica dovuti alla funzione stand-by è semplice. Basta spegnere il pulsante principale dell’apparecchio o collegare i dispositivi a prese multiple con tasto on/off, esistono modelli, singoli o a ciabatta. Infine, si può ricorrere alle “stand-by killer”: sono delle prese particolari che riconoscono l’apparecchio in stand-by spegnendolo automaticamente.
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