Avete acquistato in saldo una bella giacca invernale con tanto di cappuccio, imbottita e anti-vento, perfetta per combattere il freddo? Sicuramente sono soldi ben spesi, perché gli sport invernali sono l’ideale per gli over 65.
Sci di fondo e nordic walking (la camminata con i bastoncini) sono attività sportive particolarmente consigliate dagli esperti dell’Università di Harvard, perché sono una perfetta combinazione di esercizio cardiovascolare e potenziamento muscolare.
Si consumano molte calorie, muovendo l’80-90% dei muscoli del corpo, coinvolgendo gambe, tronco e braccia. Nordic walking e sci di fondo procurano anche una riduzione della massa grassa, abbassano il colesterolo e i trigliceridi, riducono l’ansia e lo stress, migliorano la forza muscolare, la flessibilità, l’equilibrio e la salute cardiovascolare.
Ma oltre all’equipaggiamento giusto e alla passione serve qualche piccola accortezza sulla neve dopo i 60 anni. Gli stessi esperti hanno infatti redatto un vademecum per ricavare il massimo beneficio dall’attività fisica a basse temperature, evitando possibili fastidi.
I vantaggi degli sport invernali
Cominciamo subito con il trattare i vantaggi. Se la temperatura scende, infatti, il metabolismo accelera. Allenandosi al freddo, quindi, si brucia un maggior numero di calorie perché il corpo deve lavorare di più per mantenere costante la sua temperatura interna. Quando si svolge attività fisica sulla neve, il metabolismo è costretto ad aumentare il ritmo.
Un clima freddo richiede un cuore più energico, perché il freddo spinge il muscolo cardiaco a lavorare di più per assicurare che il sangue circoli perfettamente all’interno dell’organismo. Le persone con una buona salute cardiovascolare possono trarre i massimi vantaggi dagli sport invernali di resistenza.
Neve e sole, inoltre, sono l’ideale per fare il pieno di vitamina D. La tintarella da settimana bianca ha un doppio vantaggio: rende più belli ma anche più sani. Se si fa buon uso delle protezioni solari per non scottarsi, l’esposizione al sole permette al corpo di ricaricarsi di vitamina D, elemento essenziale per la salute delle ossa.
C’è poi un altro aspetto, quello emotivo: il freddo porta il buon umore. È risaputo che lo sport faccia bene all’umore perché mentre ci si allena vengono prodotte endorfine, le sostanze che ci fanno sentire più felici. Ma quando si svolge attività fisica al freddo, il corpo è spinto a produrre una maggiore quantità di endorfine, con ricadute evidenti sul benessere psichico.
Prima di scendere in pista: qualche consiglio per vivere al meglio gli sport invernali
Sulla neve una delle prime cose da fare è proteggere bene la pelle. Anche se fuori fa freddo, il sole può scottare. Bisogna usare creme con un fattore di protezione solare di almeno 30, un balsamo per le labbra e occhiali da sole.
Meglio, poi, vestirsi a strati. Più ci si muove, infatti, e più si sente caldo: l’ideale è togliersi un indumento alla volta e legarselo intorno alla vita o riporlo in uno zaino per evitare di sudare troppo. Sono sconsigliati gli indumenti di cotone: la scelta deve ricadere su tessuti sportivi che assorbono l’umidità mantenendo il corpo al caldo. Ricordiamoci di cappello, guanti e calze pesanti: testa, mani e piedi si raffreddano facilmente.
Altro suggerimento importante: non saltate il riscaldamento. Prima di scendere in pista con gli sci o di dedicarsi a una passeggiata in montagna è bene fare qualche esercizio di riscaldamento per adattare il cuore a quel lavoro extra che porterà sangue e ossigeno ai muscoli. Un giovane in forma può iniziare con uno sprint, ma una persona un po’ più in là con gli anni rischia lesioni muscolari e affaticamento del cuore: meglio iniziare ad allenarsi gradualmente, camminando lenti o marciando sul posto per cinque minuti.
Anche idratarsi, quando fuori fa freddo e non si sente l’esigenza di bere, è un altro comportamento “virtuoso”: bisogna sforzarsi di assumere liquidi, perché proprio durante l’allenamento il corpo suda e si disidrata.
Attenzione, però
Come tutti gli sport, anche quelli invernali possono presentare qualche controindicazione o quantomeno richiedere alcune precauzioni. Gli esperti di Harvard invitano ad usare le giuste cautele quando si svolgono attivite sportive a basse temperature, soprattutto per chi non è più giovanissimo. Il freddo, infatti, provoca un restringimento dei vasi sanguigni, rendendo più difficile per il cuore pompare il sangue in tutto il corpo. Un problema soprattutto per chi soffre di aterosclerosi a causa di un eccessivo restringimento delle arterie.
I muscoli vanno trattati con rispetto: il restringimento dei vasi sanguigni dovuto al freddo potrebbe impedire loro di procurarsi l’ossigeno per funzionare correttamente e rimanere caldi e flessibili, causando affaticamento o strappi.
Attenzione ad un eccessivo abbassamento della temperatura, la cosiddetta ipotermia, una condizione che si verifica quando il corpo perde calore più velocemente di quanto riesca a produrlo. Nei senior avviene più rapidamente che nei giovani e potrebbero non esserne consapevoli. Ma esporsi ad un freddo troppo intenso può provocare anche i cosiddetti “geloni” se non il congelamento. I geloni, caratterizzati da arrossamento, gonfiore e intorpidimento fanno male, ma con interventi appropriati si risolvono positivamente. Il congelamento, invece, è qualcosa di ben più serio.
Il terreno ghiacciato, a volte, può nascondere delle insidie, ma calzature adatte e prudenza possono mettere al riparo dal rischio di scivoloni ed eventuali fratture.
Ultimo ma non meno importante: impariamo ad ascoltare il nostro corpo. Non bisogna ignorare i segnali che ci vengono inviati come tremori, dolore al petto, affanno, spossatezza. In tutti questi casi è bene fermarsi e chiedere aiuto.
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