Dopo più di un anno di chiusura, finalmente riaprono gli impianti sportivi dopo le restrizioni previste per la prevenzione del contagio da SARS-CoV-2. Ma come ricominciare dopo tanto tempo?
Con la pandemia gli atleti si sono dovuti organizzare nei modi più disparati per sopperire alla brusca interruzione dell’attività fisica, a seguito della chiusura dei centri sportivi e delle palestre. Chi praticava attività sportiva nei parchi ha risentito meno delle restrizioni perché i periodi di interdizione assoluta non sono stati particolarmente prolungati. Chi, invece, era solito praticare sport nei circoli sportivi o nelle palestre ha dovuto per lungo tempo ripiegare verso attività sportive “fai da te”, oppure approfittare delle numerose proposte su internet di lezioni a distanza e di App che illustrano esercizi e pianificano programmi di allenamento da eseguire all’interno delle mura domestiche. Ricordiamo sempre che “il movimento è vita” e che, come tale, costituisce la più efficace prevenzione per godere di buona salute il più a lungo possibile.
I vantaggi dello sport praticato all’aria aperta sono innumerevoli, dalla sintesi della vitamina D – grazie all’esposizione ai raggi solari – alla maggiore ossigenazione dei tessuti rispetto a chi fa sport in ambienti chiusi. Se poi si praticano attività immersi nella natura, i livelli di ossigeno aumentano in modo esponenziale, e gli sport praticati al mare hanno un ulteriore valore aggiunto per la tiroide grazie allo iodio presente nell’aria.
Studi condotti su atleti che svolgono attività all’aperto hanno evidenziato il miglioramento di una predisposizione psicologica verso il buonumore ed una notevole diminuzione degli stati d’ansia. L’attività sportiva all’aperto favorisce inoltre il rafforzamento delle difese immunitarie e riduce la concentrazione di radicali liberi nel corpo, rallentando il processo di invecchiamento.
I vantaggi offerti dalla pratica di attività al chiuso sono invece rappresentati dalla possibilità di essere costanti durante l’anno, senza i disagi indotti dalle condizioni atmosferiche sfavorevoli come il freddo, la pioggia oppure il grande caldo. Inoltre, la grande varietà di discipline proposte dai centri sportivi offre la possibilità di allenarsi scegliendo lo sport che più diverte e distrae.
È da sempre oggetto di discussione la validità o meno dell’impiego delle macchine per il fitness nella pratica sportiva. Uno dei vantaggi più importanti indotti dal loro utilizzo è quello di ridurre al minimo lo stress meccanico di articolazioni, legamenti e tendini, accompagnando nel modo migliore possibile il movimento dell’atleta. Negli ultimi vent’anni è stato notevolmente migliorato il comfort per l’atleta, determinato dall’accuratezza tecnologica delle macchine per il fitness.
Inoltre, è migliorata sensibilmente la consapevolezza che lo sport rappresenta un importante contributo per ottimizzare la prevenzione delle patologie del sistema muscolo-scheletrico, ma anche del sistema cardiovascolare e neuroendocrino. A conferma di questo negli ultimi 20-30 anni è notevolmente aumentato il numero di iscritti nei centri sportivi con età superiore ai 50-60 anni.
La scelta di praticare attività all’aperto (outdoor) rispetto alle attività al chiuso (indoor) dipende anche dalla condizione fisica. Alcuni strumenti utilizzati in palestra (come il tapis roulant, la cyclette, l’ellittica etc.) consentono di moltiplicare gli sforzi agevolando l’azione muscolare. Possono, inoltre, essere tarati in modo da rispettare il proprio livello di preparazione fisica. Per contro, l’attività all’aperto (ad esempio, la corsa e la camminata in salita) non permette sconti, in quanto l’impegno muscolare è direttamente proporzionale al tono-trofismo muscolare e al peso corporeo. Può quindi essere utile prediligere una prima fase di allenamento muscolare e cardiorespiratorio presso centri sportivi attrezzati per il cardio-fitness, per poi passare successivamente alla pratica sportiva all’aperto.
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