Sono scadute a dicembre le convenzioni tra le società concessionarie del servizio di identità digitale (Spid) e il Governo. Nei giorni scorsi l’incontro tra Agid e le aziende per lavorare a un accordo. Aprile è il mese decisivo.
Le società concessionarie e il governo Meloni dovranno trovare un accordo entro aprile sul Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid). Se ciò non dovesse avvenire, il 95% dei servizi attualmente erogati con questa procedura, sarebbe cancellato. Nei giorni scorsi si è svolto – stando a quanto si apprende dal quotidiano “La Stampa” – un primo incontro tra Agid (Agenzia per l’Italia digitale, istituita dal governo Monti, ndr) e le undici aziende autorizzate a erogare le credenziali Spid.
Le aziende chiedono 50 milioni di euro per lo Spid
Sono due le condizioni che i gestori del servizio di Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) chiedono al governo. In primis, le società puntano a rendere Spid economicamente sostenibile. È per questo che, a fronte di un milione di euro complessivi l’anno per il servizio, le concessionarie chiedono 50 milioni di euro considerato l’aumento dei servizi e, quindi, anche dei costi. La seconda istanza che i gestori mettono sul tavolo del governo è di essere coinvolti nei processi decisionali laddove Agid e governo dovessero ripensare all’utilizzo dell’identità digitale. Le convenzioni stipulate sono scadute il 31 dicembre. I concessionari e il governo dovranno trovare una sintesi entro aprile, altrimenti i servizi non saranno più garantiti.
Come nasce il Sistema Pubblico di Identità Digitale
Il Sistema Pubblico per l’Identità Digitale (Spid) è promosso dall’AgID (Agenzia pubblica, istituita dal governo Monti, sottoposta ai poteri di vigilanza e controllo del presidente del Consiglio). Permette ai cittadini e alle imprese di accedere con un unico login a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. Nasce per favorire la diffusione dei servizi online e si basa su un modello federato e collaborativo di aziende private. I gestori, quindi i concessionari attualmente in dialogo con il governo, sono aziende private accreditate dall’AgID per la fornitura dei servizi di identità digitale. Istituito nel 2014, è diventato attivo nel 2016.
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