Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, è questo il momento di fare progetti ambiziosi e di impegnarci per realizzare qualcosa di inedito
Fra poco sarà Natale, a ruota inizierà il 2023, un anno tutto da scoprire e che attediamo con un briciolo di apprensione, reduci dai tre che lo hanno preceduto.
Ma per i fortunati che hanno le condizioni per poterselo godere, il Natale sarà il momento in cui cullarsi nella nostalgia, stringendosi agli affetti più cari, assaporando il calore delle mura domestiche. Ed è lì che, come ogni anno, si celebrerà il rituale dei bilanci dai quali scaturiranno i buoni propositi ai quali dedicarsi nell’anno che viene.
In cima alla lista spesso campeggiano austeri regimi alimentari, diete che oggi non possiamo assolutamente iniziare, ma che ci vedranno rigorosamente impegnati da lunedì 9 gennaio (l’Epifania nel 2023 cade di venerdì, regalandoci ulteriori due giorni di stravizi).
L’attività sportiva solitamente si guadagna il secondo posto nella lista dei buoni propositi: i 10.000 passi che dovremmo fare ogni giorno sono però oggi un’occupazione molto seria. Il nostro smartphone ci informa implacabilmente di ogni passo compiuto aggiungendo, per i più tecnologici, orari e frequenza di marcia. Siamo tutti sorvegliati speciali e crogiolarsi pensando a quanto siamo stati bravi diventa sempre più difficile.
Sempre a proposito di smartphone, uno dei buoni propositi che vorremmo nelle lista di figli e nipoti è un uso più contenuto degli stessi. Oggi però sentiamo continuamente parlare di digital divide e dell’importanza per noi over 50 di colmare quel gap tecnologico che ci separa dalle generazioni native digitali. Forse allora potremmo pensare di avviare anche noi con i nostri nipoti una di quelle imperdibili conversazioni on line nelle quali li troviamo sempre più spesso immersi.
E così via, potremmo promettere a noi stessi di studiare di più, lavorare di meno, dedicare tempo agli amici o a noi stessi… Di buone intenzioni è lastricato l’inferno, recitava un vecchio detto. Ma di buone intenzioni possiamo supporre siano intrise anche tutte le iniziative che si propongono di mettere al centro le persone.
Veniamo allora a una proposta, una proposta semplice. Quella di mettersi a disposizione di un’associazione. La nostra? Magari, sarebbe bellissimo. Ma se tra le iniziative che 50&Più mette in campo a livello locale o nazionale non ce n’è nessuna che solletica il vostro interesse, certamente altre proposte nel contesto in cui vivete possono avvantaggiarsi del vostro contributo.
Nel 2023 usciamo di casa, guardiamoci attorno, verifichiamo se qualche organizzazione ha bisogno di noi. Per cosa? Dipende. Dipende da quello che sappiamo fare e da quello che desideriamo realizzare. Mettersi a disposizione però è un primo passo importante, per noi, per le persone che abbiamo attorno, per chi potrà essere sostenuto dal nostro impegno, per i giovani che ci guardano. Un bel progetto spesso nasce da un buon proposito. Proviamoci allora.
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