A casa, fuori casa, sul web e perfino nel cuore: le truffe nei confronti degli anziani sono tante e imparare a riconoscerle è fondamentale per difendersene
A casa, fuori, sul web e perfino nel cuore: le truffe nei confronti degli anziani sono tante e imparare a riconoscerle è fondamentale per difendersene. Per questo, sono sempre più diffuse le iniziative e le pubblicazioni dedicate a questo tema, messe in campo da enti pubblici e privati. Tra questi anche Roma Capitale ha pubblicato il manuale antitruffa “Sono anziano, ma non ci casco!”: uno strumento semplice e agile che passa in rassegna le principali “trappole” in cui soprattutto – ma non soltanto – gli anziani rischiano di cadere.
“In casa non ci casco”
La prima parte è dedicata alle truffe in casa. “La trama delle truffe domestiche è sempre la stessa. Sorrisi e modi cordiali. Ecco come si presentano i truffatori alla porta della vittima. Si fingono dipendenti, tecnici, o collaboratori dell’amministratore di condominio, cercando di entrare dentro casa con varie scuse”. Particolarmente diffusa la truffa del “falso nipote”, che racconta di aver urgente bisogno di denaro. Oppure, la truffa del congelatore: dei presunti tecnici dell’acqua o del gas si presentano alla porta della vittima dicendo che in casa c’è un grave problema da risolvere immediatamente. Invitano quindi il padrone di casa a proteggere i propri beni preziosi da potenziali fughe di gas o altre minacce, mettendole al sicuro in un sacchetto all’interno del congelatore, che poi sottraggono. Semplici accorgimenti, ma soprattutto una maggiore consapevolezza, aiutano a difendersi da queste e altre truffe domestiche: tra queste, non aprire mai agli sconosciuti e fare attenzione che nessuno ci segua quando rientriamo in casa.
“Fuori casa non ci casco”
Per quanto riguarda le truffe fuori casa, la distrazione è la peggior nemica: i truffatori scelgono infatti la propria vittima proprio quando è distratta. Per esempio, mentre sta guardando i risultati di una visita medica, sta maneggiando dei soldi, o è rilassata al tavolo di un bar o su una panchina al parco. Sfruttano la confusione dei posti affollati come mezzi pubblici, mercati e i classici luoghi di ritrovo. Diffusissima anche la truffa dello specchietto: il truffatore colpisce l’auto della vittima e accusa la vittima di averlo urtato. Cerca quindi di convincerla, utilizzando anche dei modi aggressivi, a pagare il presunto danno immediatamente, senza attivare l’assicurazione”. Tre piccole regole permettono di difendersi da questa truffa: Non uscire dal veicolo; tieni sotto controllo i tuoi oggetti personali; comunica subito al truffatore la volontà di chiamare i vigili.
“Sul web non ci casco”
La terza parte della guida è dedicata alle truffe sul web: anche Internet infatti è un terreno fertile per truffe e frodi. Qui è diffusa, per esempio, la truffa della lotteria: un’e-mail comunica la vincita a una lotteria poco conosciuta, di solito situata in un altro paese e sempre con un premio in denaro molto elevato. In alcuni casi, potrebbe essere richiesto anche di pagare una modesta somma per “sbloccare” la vincita. Infine, viene chiesto di condividere informazioni personali per la verifica, ma ci si trova improvvisamente vittime di frodi legate all’identità. Alcuni accorgimenti per difendersi: non aprire mai le e-mail e gli allegati che arrivano da un mittente sconosciuto; non cliccare mai sul link presente nelle e-mail sospette; non rispondere mai a sms, mail o chiamate di call center in cui viene chiesto di fornire codici personali.
“Mi piaci, ma non ci casco!”
Infine, ci sono le truffe sentimentali, forse tra tutte le più crudeli: i truffatori riescono infatti a insinuarsi nel cuore e nella mente della vittima, sfruttando l’emotività e il suo bisogno di affetto. Dopo aver creato un profilo falso, il truffatore invia una richiesta di amicizia e inizia una relazione virtuale con la vittima. Attraverso complimenti, dichiarazioni d’amore, rivelazioni di incredibili affinità, condividono storie personali che si arricchiscono di dettagli sempre più intimi. A questo punto inizia la richiesta di aiuto e soprattutto di denaro, per risolvere presunti problemi finanziari, malattie immaginarie o interventi chirurgici imprevisti. Si può anche arrivare a minacce e ricatti, in caso di resistenza di fronte a queste richieste. Una possibile strategia per smascherare subito l’adescatore è cercare la sua immagine su Google, per vetrificare se compaia altrove su Internet. In caso contrario, è molto probabile che si tratti di un profilo falso.
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