Passi d’Argento (l’indagine periodica nazionale sulla qualità della vita, sulla salute e sulla percezione dei servizi nella terza età) l’ha rilevata come soddisfazione complessiva della vita condotta da un individuo ricorrendo a una sola domanda con 4 possibili risposte.
In particolare, si definiscono insoddisfatti della propria vita gli ultra 65enni che, alla domanda «Quanto è soddisfatto/a per la vita che conduce?» rispondono “poco” oppure “per niente”.
Nell’indagine condotta da Passi d’Argento la domanda sulla soddisfazione per la propria vita viene raccolta solo fra le persone che sostengono l’intervista in modo autonomo senza ricorrere all’aiuto di un familiare o persona di fiducia.
Dai dati raccolti nel biennio 2016-2018, si stima che il 21% degli intervistati si ritiene poco o per niente soddisfatto. Questa quota è più elevata fra i più anziani (17% fra i 65-74enni, 26% nella fascia 75-84 anni e 33% fra gli ultra 85enni), tra chi dichiara di arrivare a fine mese con molte difficoltà economiche (47% vs 27% tra chi ha qualche difficoltà e 12% tra chi non ne ha), tra chi vive solo (28% vs 20% di chi vive con qualcuno, parenti o amici), tra i meno istruiti (27% vs 11% chi ha la laurea) e tra le donne (25 vs 17% degli uomini).
Gli ultra 65enni che riferiscono una condizione di maggiore insoddisfazione sono quelli che percepiscono come cattivo il proprio stato di salute (76%), che hanno 3 o più patologie croniche (49%), hanno problemi di disabilità (59%) e non sono ben integrati socialmente (25%) in quanto dichiarano di non partecipare ad attività con altre persone e/o fare corsi di formazione per adulti come ad esempio corso di inglese, di cucina, di computer, corsi presso l’Università della Terza età.
SINTESI DI: Insoddisfazione per la propria vita, www.epicentro.iss.it, 20-02-2020
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