Hashtag, phishing, spam, fake news. Sono tutti termini che si possono incontrare navigando su internet. Se li avete sentiti e vorreste saperne di più, se non li conoscete e vi spaventano o, ancora, se volete imparare a usarli al meglio, allora c’è un corso fatto apposta per voi. Stiamo parlando di #socializziamo!
#socializziamo, il corso di alfabetizzazione digitale di 50&Più
Partiti durante le Olimpiadi 50&Pù, i laboratori #socializziamo, dedicati all’alfabetizzazione digitale, hanno riscosso molto successo tra i partecipanti. “Ho seguito il laboratorio durante le Olimpiadi e ho potuto approfondire ciò che si può fare con smartphone e computer ed è stato molto interessante”, racconta una delle iscritte al corso. “Avevo delle difficoltà prima di questo corso e ho scoperto che il mio utilizzo dei mezzi tecnologici era molto limitato”.
Grazie alla partnership con Fondazione Mondo Digitale e alla guida di giovani insegnanti, i partecipanti hanno potuto approfondire molti temi sia dal punto di pratico che teorico. Dall’uso di app per smartphone alle modalità e gli strumenti per riconoscere fake news e truffe sul web, passando per i social network, sono numerosi i quesiti a cui si potrà dare risposta.
#socializziamo a Baveno
Sarà possibile farlo anche a Baveno, in occasione della Settimana della Creatività, martedì 19 e mercoledì 20. Torneranno, infatti, i docenti di Fondazione Mondo Digitale, pronti ad approfondire i temi che interessano i partecipanti.
“Molto spesso quando navigo su internet mi spavento perché non capisco cosa devo cliccare e ho sempre paura di fare dei danni. Quindi non esploro nemmeno quanto vorrei”, ha raccontato una partecipante del laboratorio tenutosi a Castellaneta Marina. “Queste lezioni sono state utilissime perché abbiamo avuto la possibilità di chiedere e di chiarire dei passaggi anche elementari. L’ho trovata un’iniziativa bellissima e spero di prendervi parte anche alle prossime manifestazioni”.
L’alfabetizzazione digitale contro le fake news
D’altronde, conoscere uno strumento vuol dire anche “tutelarsi” da truffe e disinformazione. Come ci racconta un altro partecipante: “Questo corso è stato molto utile. Anche perché oggigiorno siamo tempestati da notizie che dovremmo conoscere meglio. Nonostante i canali di informazione come giornali e tv ci mettano in guardia e ci dicano di stare attenti ad alcune truffe, è sempre facile caderci. Avere informazioni in più sulle fake news mi ha rassicurato perché ho capito che posso contrastarle”.
Lo scorso anno, in merito, una ricerca di Contenuti Digitali ha analizzato il traffico di 23 siti italiani di fake news evidenziando numeri allarmanti. Ad esempio, questi siti hanno circa 16,3 milioni di visite al mese. Ci sono notizie false, poi, che sono state condivise sui social 720.000 volte diffondendo quindi informazioni non veritiere. Basti pensare a quante volte negli ultimi anni ci è capitato di leggere qualche notizia sul Covid che si è rivelata falsa. Proprio per combattere questo problema anche il Ministero della Salute ha creato una pagina contenente 70 fake e le loro smentite. Mentre altri siti, come bufale.net o butac.it, cercano di smentire le news infondate che tempestano il web.
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