Smettere di fumare era uno dei buoni propositi per il 2020? Non c’è mai stato forse un momento più giusto per metterlo in pratica. Sì perché le sigarette rendono il Coronavirus ancora più temibile. Per due ragioni.
Chi fuma ha maggiori probabilità di essere contagiato dal virus perché compie troppe volte un gesto che gli esperti considerano molto pericoloso e che hanno ripetutamente condannato: toccarsi la bocca con le mani.
Nel caso in cui si ammali, poi, un fumatore rischia di andare incontro a maggiori complicanze perché i suoi polmoni sono già in parte danneggiati dal tabacco e dalla nicotina.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato sul suo sito una serie di consigli per preservare la salute nel lungo periodo della quarantena. Il piano d’azione per mantenersi in forma prevede tre mosse: svolgere attività fisica (qui si può trovate qualche spunto per gli esercizi da fare in casa), salvaguardare la salute mentale (lo stress da quarantena è stato scientificamente documentato) e smettere di fumare.
Dall’Istituto Superiore di Sanità arriva lo stesso messaggio. «Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio – spiega Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss -. Questi studi ipotizzano anche che la condizione di fumatore spieghi la differenza di genere nel tasso di letalità riscontrata, che sarebbe del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne. Infatti, la prevalenza di fumatori in Cina è molto elevata e supera il 50% mentre quella delle donne è inferiore al 3%”».
Quattro trucchi veloci per resistere alle sigarette
“Smetti adesso! Per ridurre i rischi e cominciare a vivere una vita più sana”. È l’invito che gli esperti dell’Oms rivolgono ai fumatori, accompagnato da alcuni stratagemmi per tenere a bada la dipendenza.
- Ritarda. Ritardare il più possibile l’accensione della sigaretta. La sfida è con se stessi. Ogni giorno cerca di aumentare l’intervallo tra una sigaretta e la successiva. Alla fine della giornata il numero di sigarette che resta nel pacchetto sarà sempre più alto.
- Respira. Per resistere alla tentazione fai 10 respiri profondi. Servono per rilassarti e rendere meno impellente la necessità di fumare.
- Distraiti. Fatti una doccia, leggi, senti la musica, metti in ordine l’armadio. Insomma, qualunque cosa può essere d’aiuto per tenere la testa occupata.
- Bevi acqua. Tieni una bottiglia d’acqua a portata di mano. Ti permetterà di compiere il gesto di portare alla bocca qualcosa senza però compromettere la salute dei tuoi polmoni.
Le strategie più a lungo termine
L’organizzazione Cochrane Collaboration è un ente scientifico internazionale nato con lo scopo di raccogliere e valutare le informazioni sull’efficacia e la sicurezza degli interventi sanitari. Si avvale di un gruppo di esperti in tutto il mondo che passano in rassegna i principali studi pubblicati su un determinato argomento e alla fine, in sostanza, bocciano o promuovono un determinato approccio terapeutico.
Proprio in occasione dell’emergenza Covid-19 i membri della Cochrane Collaboration hanno voluto valutare le diverse strategie per smettere di fumare cercando di indicare, dati alla mano, quali funzionino davvero.
Dalla loro analisi è emerso che le maggiori probabilità di successo si hanno combinando diversi tipi di approcci, per esempio l’uso dei prodotti sostitutivi della nicotina (cerotti, spray, gomme) in aggiunta alla psicoterapia cognitivo comportamentale.
Esistono anche molte app (Quit now, Kwit, La mia ultima sigaretta, ecc…) che hanno dimostrato di riuscire a rafforzare la volontà di smettere in chi però è già molto motivato.
I Centri Antifumo e la guida dell’ISS
Smettere di fumare è possibile. In Italia esistono i Centri Antifumo, presenti su tutto il territorio nazionale che possono essere contattati al Telefono Verde contro il fumo 800 554088 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16) per ricevere informazioni e sostegno.
Inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità rende disponibile on line una guida con consigli pratici su come affrontare la difficile sfida. Gli esperti dell’Iss suggeriscono di dividere il percorso in due fasi, quella di “preparazione” e quella di “azione”.
Per la fase di preparazione viene suggerito quanto segue: “Nei primi tre giorni la invitiamo ad auto-osservarsi riflettendo sulle ragioni per le quali fuma e perché vuole smettere di fumare, sulla sua storia di fumatore, sulle caratteristiche del suo fumare”. Poi si passa alla fase d’azione: “Dal quarto giorno sarà pronto per iniziare ad eliminare le sigarette e quindi a non fumare più”. Tutte le tappe del percorso sono spigate chiaramente nella guida.
Non riesci a smettere del tutto? Ridurre è meglio di niente
Troppo stressati per smettere di fumare? È comprensibile. Allora conviene abbassare un po’ l’asticella e cercare di ridurre il numero di sigarette consumate quotidianamente per poi arrivare comunque a smettere del tutto (che è l’unico obiettivo che giova davvero alla salute).
Gli esperti della Cochrane Collaboration suggeriscono di stabilire un giorno di astinenza totale e di fissare obiettivi graduali (per esempio ridurre di un terzo la prima settimana, di due terzi la seconda e arrivare a zero sigarette la terza).
Ridurre gradualmente potrebbe essere una strategia più accettabile in questo particolare momento storico.
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