Vogliono mantenere la loro indipendenza e abitare in un luogo familiare il più a lungo possibile. Per i senior è questa la cosa più importante per stare bene. Si tratta di una “condizione” seconda solo al loro stato di salute.
Casa, “dolcissima” casa, verrebbe da dire. E anche “carissima”. Perché nel nostro Paese, nel caso di coppie Senior senza figli, la spesa per tutto ciò che riguarda l’abitazione è pari al 54,3% della spesa mensile totale. Non è poco. Come riporta anche il Rapporto Silver Economy. Technology and Ageing di Poste Italiane, quello dell’abitazione rappresenta oggi il principale mercato della Silver Economy.
In Italia, il 94% degli over 65 si dichiara molto o abbastanza “affezionato” alla propria abitazione. Il dato è leggermente al di sopra della media europea, che è comunque molto alta (il 90%). Infatti, secondo The Silver Economy, report realizzato per la Commissione Europea, l’abitazione assorbe quasi il 25% dei costi sostenuti dagli over 50. Stiamo parlando di oltre 800 miliardi di euro spesi.
Home, sweet “smart” home
Oggi che le nuove case sono progettate (e realizzate) con moltissima tecnologia “a bordo”, si spalanca un orizzonte di servizi e possibilità per i senior.
Se desiderano case più sicure, più efficienti, più luminose e connesse, allora le abitazioni attraverso la tecnologia possono garantire risparmio energetico e ottimizzazione della temperatura interna rispetto a quella dell’ambiente.
Pensiamo alle “pareti intelligenti”, ad esempio. Basta un touch o tocco sulla parete trattata con speciali tecnologia a rete e le luci si accendono o spengono, un apparecchio può entrare in funzione ed altri come computer, lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, aspirapolvere, possono essere governati da semplici tocchi manuali.
La parete intelligente può interagire direttamente con la persona, segnalare guasti e persino avvisare se ci sono persone con telecamere, microfoni nascosti o qualsiasi altro dispositivo che reagisca alle onde elettromagnetiche. Ma può anche favorire la circolazione dell’aria e limitarne la condensa, creando così un ambiente più salubre.
Il futuro dell’abitazione è connessione
Ma “smart home” vuole dire anche capacità di connessione per controllare ogni aspetto. I senior possono trovare nella domotica, collegata al loro smartphone, la soluzione per essere sollevati da incombenze lunghe e faticose.
Si va dalla pulizia della casa alla manutenzione e gestione della spesa, dal monitoraggio a distanza di temperatura, illuminazione, irrigazione alla sicurezza.
Pulire casa, ad esempio, può risultare meno gravoso grazie a piccoli robot domestici. Questi possono raggiungere angoli della casa divenuti meno accessibili causa età. La spesa può arrivare direttamente a casa, grazie a elettrodomestici che segnalano se un prodotto in genere presente nella lista – elettronica – della spesa sta per terminare o lo è già.
Con semplici software in grado di governarli, frigoriferi, forni e lavatrici acquistano intelligenza. La tv, ormai “smart” anche lei, a breve non sarà più “solo” collegata ad internet. Rivoluzionerà il concetto di “palinsesto”. Presto sarà gestita tramite Assistenti Vocali e gli algoritmi di Intelligenza Artificiale proporranno programmi, magari aiutando a scoprirne di interessanti per gli over 65.
Il segreto del successo è la semplificazione
La necessità di gestire la propria “Smart Home” in ogni aspetto, porterà sicuramente alla nascita di portali con specifici servizi. Magari, registrandosi ad uno solo di questi, i senior potranno controllare in toto la loro casa. Per ridurre le password di accesso ai servizi, il controllo vocale e il riconoscimento facciale o delle impronte digitali saranno fondamentali.
Visto l’impatto che avrà il segmento degli over 65 sul settore, si dovrà tenere saldamente al centro l’idea di semplificazione funzionale e facilitazione d’accesso ai servizi. Magari sviluppando interfacce, comandi, icone “Silver friendly”, facili da interpretare, sempre a portata di mano – o di voce – e sempre disponibili.
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