Silvia Ferbri. Ha lavorato presso il Comune di Genova e ora è in pensione. Ha sempre scritto poesie, rimaste nel cassetto. Amante della poesia, della letteratura, dell’arte, della natura e degli animali. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Torriglia (Ge).
Metto da parte
i sogni scaduti
Li carezzo piano
timidi boccioli ancora chiusi
Quanto tempo
Ma insiste l’alba
sugli occhi stanchi
Luce che quasi offende
Percorsi faticosi nel bosco
Ancora mi tenta
un sentiero sconosciuto
Ancora mi alzo
Voci e risa lontane
Scalcio i sassi
che ostruiscono il cammino
Non mi arrendo alle folate di nebbia
fitta e scura
Riprendo il respiro
Non più i conti con ciò che è stato o è perduto
Aspettami
vita scoscesa
Non sono ancora andata via
Ancora mi immergo
in questo mare di margherite
Luminose e allegre
Colmano lo sguardo
Ancora
con il vento tra i capelli
incurante della pioggia
che lava lacrime antiche
e amare rinunce
Il passo si fa lieve
quasi come volare
Ancora sorrido e canto