È stata presentata giovedì 30 giugno, presso la Nuova Camera dei Deputati, l’indagine Silver Economy, una nuova grande economia. Chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver italiani, a cura di itinerari Previdenziali e in collaborazione con 50&Più.
Oggi, l’impatto della Silver Economy – ovvero quel complesso di attività economiche rivolte alla popolazione over 65 e da essa generate – sul Prodotto Interno Lordo è stimato tra i 323,5 e i 500 miliardi di euro. Si tratta di un valore che oscilla tra il 20 e il 30% del PIL 2020, ma non è tutto: l’economia dei “silver” può consentire la creazione di nuove start-up e il rafforzamento di molte imprese. Pertanto, la transizione demografica rappresenta un’opportunità, non un problema, e l’invecchiamento è certamente una risorsa.
È quanto emerge dall’indagine Silver Economy, una nuova grande economia. Chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver italiani, contenuta nel “Quaderno di Approfondimento Itinerari Previdenziali”. Il lavoro è stato presentato giovedì 30 giugno presso la Nuova Aula del Palazzo dei gruppi parlamentari della Camera.
Alla realizzazione dello studio ha collaborato anche il Centro Studi 50&Più. A fare gli onori di casa, il deputato Andrea Mandelli, vice presidente della Camera dei Deputati che, aprendo i lavori, ha commentato: “La longevità ci pone sfide importanti: il nostro sistema di welfare deve saper evolvere, dando prova di flessibilità. La chiave di volta è la prossimità: le persone anziane devono essere messe al centro di una rete capace di interconnettere l’aspetto sanitario e quello sociale, coinvolgendo il pubblico, il privato e il Terzo settore. Tutto questo, valorizzando la componente domiciliare e sfruttando, anche attraverso le risorse del PNRR, le nuove opportunità offerte dalla digitalizzazione, a cominciare dalla telemedicina”.
Cos’è la Silver Economy?
Cos’è la Silver Economy? Lo ha spiegato il professor Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, riprendendo la definizione della Commissione Europea e quindi l’insieme delle attività economiche che ruotano intorno alla vita degli over 50, specificando – invece – l’esigenza di allungare l’età considerata fino a 65 anni. Una necessità questa legata all’età media del singolo nel mondo del lavoro. Un ingresso che – dati OCSE alla mano – si registra intorno ai 24 anni. Il lavoro di Itinerari Previdenziali, inoltre, fotografa dinamiche, contesti e sviluppi futuri e mette in evidenza un particolare di non poco conto: la sfida della longevità può diventare fonte di ricchezza per il nostro Paese.
In Italia vivono 17mila persone con almeno 100 anni
Al tavolo dei relatori anche Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, che ha tracciato un profilo dell’anziano. Ha fornito definizioni, dimensioni e prima indagine demoscopica sulla Silver Economy. “Oggi ci sono 17mila persone con almeno 100 anni, fra 30 anni ne avremo 80mila. Le persone con almeno 90 anni sono oggi 800mila e nel 2070 2 milioni 237mila”, ha detto Blangiardo. E nell’ambito delle “Analisi della realtà dei silver people”, si legge “l’indagine campionaria sul complesso dei residenti in età 50 e più ha fornito un’ampia rassegna di conoscenze su un complesso di aspetti che riflettono gli atteggiamenti, le opinioni, i desideri e le attività della popolazione target. Il tutto rendendo disponibile la loro specificazione secondo alcuni importanti dettagli di tipo strutturale e territoriale”. Ultracentenari, tecnologia, timori, sanità integrativa e Covid gli ambiti in cui si sono mosse le indagini dell’Istat.
A chiudere i lavori il ministro Maria Stella Gelmini
Hanno partecipato alla seconda parte dell’incontro – moderati dal direttore de Il Messaggero, Massimo Martinelli – anche Roberto Bernabei (presidente Italia Longeva e direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento Fondazione Policlinico A. Gemelli), Roberto Mazzotta (presidente Cariplo e BPM), Mons. Vincenzo Paglia (presidente Pontificia Accademia per la Vita), Bruno Tabacci (Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio) e Valerio Maria Urru (Coordinamento Informazione e Studi 50&Più).
Ogni relatore ha espresso la sua visione sul tema della Silver Economy, partendo dai possibili, futuri sviluppi e dalle soluzioni a cui andrà incontro nel corso dei prossimi anni.
In collegamento, alla fine dell’evento, anche Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie della Repubblica Italiana, che ha chiuso con diverse considerazioni non solo sul valore della Silver Economy ma sull’indagine realizzata da Itinerari Previdenziali in collaborazione con 50&Più.
(Foto Apertura: Anna Grazia Concilio)
© Riproduzione riservata