Istat: gli italiani si sentono “abbastanza” sicuri in strada al buio (76%), ma donne e anziani sono i più condizionati dal timore della criminalità. Fiducia nelle forze dell’ordine e nei sistemi di allarme
La sicurezza di poter camminare in una strada buia di una grande città è un sentimento meno diffuso tra le donne e gli anziani. Anche se nel complesso gli italiani ammettono di sentirsi molto o abbastanza sicuri quando sono a piedi, al buio, in una zona familiare. I giovani sono i meno condizionati dalla percezione della criminalità (il 29% tra gli under 24 dichiara di non esserne influenzato), mentre i livelli più alti si riscontrano tra gli over 65. Lo afferma l’Istat nel report intitolato appunto “La percezione della sicurezza, anno 2022-23”. Che spiega anche l’influenza delle differenze di genere e di età.
Le donne insicure sono il doppio degli uomini
Il senso di insicurezza in effetti è significativamente più forte tra le donne rispetto agli uomini a tutte le età. Le donne sono il doppio più propense a sentirsi insicure quando escono da sole di sera (16,4% contro il 7,4% degli uomini) e sono circa quattro volte più numerose nel dichiarare di non uscire di sera per paura (19,5% contro il 5,3% degli uomini). Sono anche più condizionate dalla paura della criminalità (28,8% rispetto al 19% degli uomini) e dal timore di rimanere sole in casa, soprattutto se anziane (11,6% tra le over 75).
Più anziani più insicuri
L’insicurezza, infatti, cresce con l’età: è maggiore nelle donne adulte e soprattutto per le over 75, età in cui prevale la quota di chi non esce mai. Più di un’anziana su due (il 59,2% di chi ha più di 75 anni) dichiara di non uscire mai da sola o di non uscire mai. Lo stesso però accade per un anziano su quattro (il 39,2% di chi ha più di 75 anni). Tra i reati più temuti figurano scippi e borseggi, soprattutto se già subiti. Il 34% delle vittime di questi reati si sente “poco e per niente sicuro quando esce da solo ed è buio” e il 60,2% si sente “influenzato dalla criminalità”, a fronte rispettivamente dell’11,9% e del 23,7% delle non vittime.
In Val d’Aosta meno timori
Il senso di insicurezza percepito camminando da soli al buio è più forte tra chi risiede nel Mezzogiorno. Il 15,9% dei campani intervistati dichiara, infatti, di sentirsi poco o per niente sicuro in strada; seguono lombardi (13,8%) e pugliesi (13,5%). I livelli più alti di sicurezza sono percepiti in Valle d’Aosta, (91,3% degli intervistati), Bolzano (88%), Trento (87%) e Friuli-Venezia Giulia (85,6%). Poi Sardegna (82,1%) al Centro e Basilicata (80,3%) a Sud.
La fiducia nelle forze dell’ordine
Per la maggior parte degli italiani Carabinieri e Polizia svolgono un lavoro egregio nel controllo del territorio. Più scettici solo gli abitanti delle città (il 28% ritiene le forze dell’ordine poco efficaci e il 6,2% per nulla), luoghi in cui la percezione del rischio di criminalità è più diffusa, mentre le opinioni positive sono espresse soprattutto dai cittadini che abitano nei piccoli centri, in particolare nei comuni con meno di 10mila abitanti (circa 19%).
Protetti in casa
Tra le strategie messe in atto, restano sempre valide: lasciare le luci accese quando si esce di casa, chiedere ai vicini di controllare, o dotarsi di dispositivi di protezione come portoni blindati, inferriate o allarmi. Il 71,8% delle famiglie italiane ha in casa almeno un sistema di protezione strumentale. Cresce l’istallazione di porte blindate, blocchi alle finestre, dispositivi di allarme. Nelle città, in particolare, le porte blindate sono ormai elementi standard per le abitazioni (per il 67,1% delle famiglie). Mentre più in generale i dispositivi di protezione sono meno diffusi nei comuni sotto i 2mila abitanti (61%) e tra i 2 e i 10mila abitanti (63,9%).
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