«Essere felici può aumentare l’aspettativa di vita di 7-8 anni, esattamente come l’adozione di stili di vita corretti,
dalla sana alimentazione all’esercizio fisico fino alla rinuncia a fumo e alcol». A dare la buona notizia è Sergio Ardis, Segretario Nazionale del Gruppo Italiano Felicità e Salute Positiva e membro della Società Italiana di Medicina Narrativa, in occasione della Giornata internazionale della Felicità, che si celebra in tutto il mondo, il 20 marzo. Che ci sia un “certo” legame tra ottimismo, felicità e longevità non è qualcosa di nuovo, ma la scienza sembra aver trovato le connessioni giuste.
Alcune ricerche, infatti, hanno dimostrato come le persone più felici siano meno esposte a patologie di tipo cardiaco. Coloro che, invece, hanno già avuto malattie cardiache, in presenza di uno stato di benessere individuale, recuperano in tempi più brevi.
Anche l’ottimismo, come la felicità, è alleato della longevità
Anche l’ottimismo, così come la felicità, è un ottimo alleato della longevità e salute: «Altri studi hanno sottolineato come le persone ottimiste superino meglio le malattie. Un’ulteriore ricerca, invece – aggiunge il medico – ha rilevato che le arterie delle persone felici sono meno inspessite rispetto a quelle di chi tende al pessimismo».
Ovviamente il benessere individuale è un obiettivo a cui tutti dovrebbero aspirare, a prescindere che si tratti di persone malate o perfettamente sane.
Innanzitutto è necessario chiarire che esistono una serie di dimensioni e sottodimensioni, definiti determinanti del benessere, che agiscono sul nostro grado di felicità. Una persona estremamente povera, ad esempio, è difficile che riesca a raggiungere un elevato stato di benessere. Così come la soddisfazione per il nostro lavoro, per le relazioni familiari e amicali sono altri fondamentali determinanti del benessere.
Anche se la Giornata della Felicità è stata istituita da meno di un decennio, la sua ricerca è stata da secoli uno dei principali scopi dell’esistenza umana. «Già Aristotele parlava di felicità – dice Ardis – mettendola in cima alle aspirazioni dell’essere umano. La Costituzione americana, poi, ha sancito un vero e proprio diritto alla felicità che spero, un giorno, possa essere messo nero su bianco – conclude lo specialista – in tutte le carte costituzionali del mondo».
SINTESI DI: Giornata della Felicità, Ardis (GIF): «Il benessere individuale rende più longevi e resilienti. Tutti possono “imparare” ad essere felici», Isabella Faggiani, www.sanitainformazione.it, 25-03-2021
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