Dopo i disagi di alcuni mesi fa, secondo un’indagine condotta su venti città, sembrano essersi accorciati i tempi di attesa per il rilascio e il rinnovo del passaporto. Il problema però persiste ancora nelle città più grandi.
Tempi più brevi per avere l’appuntamento in questura per il rilascio e il rinnovo del passaporto. Una situazione che però non sembra essere diffusa ovunque. Nelle città più grandi il problema dei tempi di attesa per il passaporto persiste. È quanto emerso da un’inchiesta di Altroconsumo eseguita dalla metà dello scorso novembre prendendo in considerazione venti città italiane. Ad essere analizzati i tempi di Ancona, Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Cagliari, Catania, Milano, Napoli, Genova, Palermo, Perugia, Pescara, Pordenone, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento e Trieste.
Ridotti i tempi rispetto ad aprile 2024: Pordenone, Bologna, Cagliari tra le migliori
Il confronto coi tempi rilevati quasi sei mesi fa – il 30 aprile 2024 – mostra un netto miglioramento generale. Nella maggior parte delle città (14 su 20) l’appuntamento in questura è disponibile dopo uno o due giorni o al massimo una settimana (Bari e Bolzano). Un segnale importante che va nella direzione di una normalizzazione del servizio tanto più se si considera che in molte città solo sei mesi fa si aspettavano mesi per avere l’appuntamento. Si trattava di Pordenone, Bologna e Cagliari. Nella città friulana si è passati da un’attesa di più di 8 mesi registrata nell’aprile scorso, ai 2 giorni del 12 novembre. I bolognesi hanno trovato l’appuntamento per il giorno dopo, mentre sei mesi fa dovevano aspettare più di due mesi. Lo stesso vale per Cagliari dove nell’aprile scorso si aspettavano 4 mesi circa e ora si può andare in questura il giorno dopo.
Le città in cui si aspetta di più: Bergamo, Milano, Trento, Torino, Genova e Napoli
La fotografia Altroconsumo mostra, però, che nelle città più grandi restano tempi di attesa troppo lunghi per un documento così importante: a Bergamo, Milano, Trento. Torino, Genova e Napoli questure e commissariati non riescono a garantire ai cittadini tempi di attesa ragionevoli: si va da un mese a quasi 6 mesi.
A Bergamo i cittadini devono aspettare quasi 6 mesi per poter mettere piede in questura ed è anche un “miglioramento” se consideriamo che nella fotografia scattata ad aprile non c’erano appuntamenti disponibili. Non va molto meglio a Milano e Torino dove, comunque, si aspettano da 2 a 3 mesi. I milanesi aspettano, come ad aprile, più di tre mesi per avere l’appuntamento. Situazione invariata anche a Torino dove i cittadini devono considerare almeno due mesi di attesa prima di poter varcare la soglia della questura. In sei mesi, l’agenda dei passaporti già troppo affollata può anche peggiorare: è successo a Trento dove questure e commissariati sono sempre più intasati visto che si è passati dai due mesi di attesa registrati ad aprile agli oltre 3 mesi del 12 novembre scorso.
Se ci si sposta da Nord a Sud i tempi di attesa migliorano, più o meno. A Napoli si attestano a poco più di un mese di attesa contro i quasi tre mesi di aprile. Stesso discorso per Genova che con quasi due mesi di attesa è uscita dal profondo rosso di aprile quando la piattaforma non dava appuntamenti disponibili.
(Foto in apertura: Andreas Wolochow / Shutterstock.com)
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