Si è spento all’età di 86 anni Silvio Berlusconi, quattro volte Presidente del Consiglio e noto anche come Il Cavaliere per aver ricevuto l’ordine al merito del lavoro nel 1977. È stata una figura controversa della politica italiana e personaggio che con le sue capacità e la sua grande energia ha segnato l’imprenditoria del nostro Paese. Le parole di cordoglio del Presidente Carlo Sangalli.
«La scomparsa di Silvio Berlusconi ci lascia un profondo dolore a livello umano. La sua perdita ha aperto un vuoto enorme nella politica e nell’economia del nostro Paese – ha affermato il presidente di Confcommercio e della 50&Più, Carlo Sangalli -. È stato un uomo di grandi prospettive, di importanti visioni. Un uomo capace di porre al centro della vita politica e istituzionale italiana l’impresa e l’energia che questa è in grado di produrre per creare benessere e lavoro. Il mio è e resta allora un cordoglio personale, quello che si può provare solo per un carissimo amico. Un amico anche della Confcommercio, verso cui ha sempre avuto attenzione, stima sia nella sua veste di Presidente del Consiglio che in quella di leader di una delle principali forze politiche italiane. Nel mio cuore ci sarà sempre il ricordo di Silvio Berlusconi, un uomo che ha saputo imprimere un segno nella storia del nostro Paese, persino nello sport. Come dimenticare le emozioni incredibili che ha regalato a tutti gli sportivi? Per me è stato anche IL mio Presidente del cuore: quello rossonero. Per la profonda amicizia che ci ha legati e per tutto questo (non solo per le Champions League) gli sono grato, per la sua generosità e per l’entusiasmo con cui ha vissuto».
Nato il 29 settembre 1936 e primogenito di una famiglia della piccola borghesia milanese, Silvio Berlusconi è cresciuto nel quartiere Isola del capoluogo meneghino. Nel 1954 consegue la maturità classica al liceo salesiano Sant’Ambrogio di Milano e successivamente si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano dove, nel 1961, si laurea con 110/110 e lode, discutendo una tesi in diritto commerciale.
Gli esordi come imprenditore
Dopo le prime esperienze lavorative giovanili come cantante e intrattenitore sulle navi da crociera e come venditore porta a porta di scope elettriche, inizia l’attività di agente immobiliare. Nel 1961 fonda la Cantieri Riuniti Milanesi Srl e il primo acquisto immobiliare è quello di un terreno a Milano. Il 2 giugno 1977, a coronamento della riuscita attività edilizia, viene nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone.
Silvio Berlusconi e i mass media: la tv
Dopo aver maturato una grande esperienza in campo edilizio, Silvio Berlusconi allarga il proprio raggio d’affari anche al settore della comunicazione e dei media. Nel 1976, infatti, rileva Telemilano, una televisione via cavo operante nella zona di Milano 2. È quella che, due anni dopo, prenderà il nome di Canale 5 e assumerà la forma di rete televisiva nazionale a più emittenti. Sempre in quell’anno Il Cavaliere fonda Fininvest, la compagnia che coordina tutte le sue attività imprenditoriali. Il gruppo si allarga poi con l’acquisto rispettivamente di Italia 1 nel 1982 e di Rete 4 nel 1984, dando vita a un vero e proprio duopolio televisivo con la RAI. Un’azione controversa che venne poi regolata dalla promulgazione della Legge Mammì.
Silvio Berlusconi e i mass media: l’editoria
Nel campo editoriale diventa il principale editore italiano nel settore libri e periodici. Nel 1990 acquisisce la maggioranza azionaria di Mondadori, la Giulio Einaudi Editore e altre case come Sperling & Kupfer, Le Monnier, Pianeta scuola, Frassinelli ed Editrice Poseidona. Solo undici anni prima era diventato azionista di riferimento del quotidiano il Giornale. Mentre nel campo della distribuzione audiovisiva è stato socio di Blockbuster Italia dal 1994 al 2002 e ha controllato il gruppo Medusa Film.
Silvio Berlusconi e il calcio: dal Milan al Monza
Il suo percorso imprenditoriale incontra il mondo dello sport quando diviene proprietario del Milan, di cui è stato presidente dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017. Proprio in questa data, dopo mesi di trattative, la holding della famiglia Berlusconi, la Fininvest, comunica di aver ceduto la totalità delle quote del Milan in suo possesso all’imprenditore cinese Li Yonghong. L’anno successivo, a settembre 2018, è divenuto proprietario del club calcistico Monza (allora militante in Serie C), che nel 2020 ha ottenuto la promozione in Serie B e nel 2022 in Serie A.
La “discesa in campo”: Silvio Berlusconi in politica
Uno dei passaggi che lo ha reso più celebre è senz’altro la sua “discesa in campo”. Nel novembre 1993, infatti, in occasione delle elezioni comunali di Roma, Silvio Berlusconi auspica la vittoria di Gianfranco Fini, che correva per la carica di sindaco contro Francesco Rutelli. È in seguito a quello scontro che decide di partecipare in prima persona all’arena politica italiana. Nasce così il nuovo movimento politico Forza Italia, uno schieramento che, nelle intenzioni, deve restituire una rappresentanza agli elettori moderati e contrapporsi ai partiti di centrosinistra. E il 26 gennaio 1994 pronuncia un discorso trasmesso in televisione in cui afferma la sua scelta. Le sue parole sono diventate celebri a partire da quel «L’Italia è il Paese che amo». Da quel momento ricoprirà quattro volte la carica di Presidente del Consiglio, sarà deputato e senatore della Repubblica Italiana, europarlamentare e Presidente del Consiglio Europeo.
Gli ultimi giorni di Silvio Berlusconi
Dal 5 aprile Silvio Berlusconi era di nuovo ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano, da cui era stato dimesso lo scorso 30 marzo. Il leader di Forza Italia si trovava in terapia intensiva e, secondo quanto si leggeva nel bollettino firmato dai professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, l’ex premier era affetto da leucemia mielomonocitica cronica. Successivamente era stato nuovamente ricoverato all’ospedale San Raffaele da dove era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero. Si è spento nella mattinata del 12 giugno all’età di 86 anni. Accanto a lui la compagna Marta Fascina e tutta la famiglia.
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