Direttamente dall’Argentina, dove è lo sport più praticato, all’Italia. Qui è apparso una trentina di anni fa e da allora ha sempre più spopolato anche tra gli over
A prima vista si può confondere con il tennis. Solo per un attimo però, perché l’assenza di tecnicismo e le regole semplici hanno reso il paddle uno degli sport da racchetta più praticati, anche da campioni come Sara Errani.
Il segreto del suo successo è il dinamismo: si gioca su un campo sintetico lungo 20 metri e largo 10, diviso da una rete alta circa 90 cm e racchiuso da pareti di 3 metri, trasparenti, dove la pallina – depressurizzata e meno veloce di quella da tennis – può rimbalzare. Servono scarpe da corsa e una particolare racchetta dal manico corto, senza cordatura, dotata di fori che la alleggeriscono. In Italia sono più di 650 gli impianti di paddle, 20mila i praticanti e oltre 5mila i tesserati agonisti.
È adatto a tutti, anche agli over 50-55 che, non solo rappresentano una buona fetta dei giocatori, ma hanno persino un proprio campionato mondiale senior.
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