Allora: Emma ha 63 anni ed è convinta che il suo matrimonio sia perfetto, dopo decenni suo marito ancora la desidera e la cerca per fare l’amore. Casca perciò dalle nuvole quando scopre, fortuitamente, che il fellone ha un’amante. Bella, sportiva e trentenne. Casca dalle nuvole e si fa male, Emma. Reagisce con rabbia. Si infuria. Strepita. Digiuna. Si ubriaca. Maledice tutto il genere maschile, poi ripesca un vecchio fidanzato e ci va a letto ma non ne trae alcun beneficio. Si getta a corpomorto nel lavoro, è una donna colta e organizza, da anni, incontri per una libreria indipendente. È bravissima. E il proprietario, con cui ha lavorato gomito a gomito per decenni, sembra improvvisamente molto interessato a lei…
Non vi dico gli sviluppi della storia né il colpo di scena finale. Vi basti sapere che è un romanzo, che si intitola Non essere ridicola, che l’autrice è Brunella Schisa (64 anni, bellissima) e che è un romanzo d’amore. È in libreria dal maggio scorso, ed è il primo volume di una collana edita da Giunti che ha lo stesso titolo di questa pagina “Terzo Tempo”. Il secondo titolo, in libreria insieme a Non essere ridicola, è Appena in tempo di Emanuela Giordano. Sono romanzi spiritosi, in cui si ride di noi stessi (noi over 60) e delle nostre paure, ma alla fine si parte per l’imprevedibile avventura di formare una nuova coppia. È una collana dedicata. Non ce n’è una uguale in tutta Europa e forse anche fuori dall’Europa. La nostra età, in genere, non viene considerata un “target”, si sfornano storie per bambini, per adolescenti (le chiamano “young adults”, ce n’è centinaia), oppure per tutti. Mai per noi. Per questa nuova età della vita (la terza) che fino a qualche decennio fa non c’era. Fino a qualche decennio fa smettevi di lavorare e ti mettevi in pensione un attimo prima di morire. Adesso quando compi i fatidici 65 hai ancora davanti un quarto di secolo. Come vuoi viverlo? Aspettando la fine, facendo passare il tempo con qualche hobby senza peso e tanta infelicità e noia? Davvero soltanto i nipotini ti smuovono qualcosa dentro? Non è piuttosto che hai rinunciato a desiderare e a sentirti desiderata? Bene, la collana “Terzo Tempo” è nata per raccontare l’amore al tempo dei capelli grigi, del girovita che si allarga, della paura di essere emarginati, delle rughe e dell’esperienza.
Usciranno sei romanzi all’anno, forse, più avanti, otto. Sono libri stampati con caratteri più grandi, per la gioia dei presbiti. Hanno copertine allegre e prezzi bassi, nonostante la cura e il numero delle pagine, 13 euro invece dei 19/20 cui l’editoria ci ha abituati.
Sono storie che finiscono bene. E questo è l’unico obbligo imposto alle scrittrici e agli scrittori che ho ingaggiato e ingaggerò per scrivere questi “rosa d’autore” per più che adulti, questi pink-grey con cui intendo giocare con voi ed, eventualmente, insegnarvi a giocare con voi stessi.
Sì, avete capito bene, questa collana me la sono inventata io e la dirigo con sincero entusiasmo. Fa parte, come questa pagina, di un vasto progetto di rifondazione delle età della vita. L’idea è di lavorare sull’immaginario collettivo, per rimuovere tutti gli stereotipi che ci impediscono di ballare, di scatenarci, di illuderci, di innamorarci, di vivere fino in fondo, sbagliando e sognando come abbiamo sempre fatto.
Lo slogan è sempre lo stesso: “per una vita che duri tutta la vita”. E se avete delle storie d’amore, sbocciate imprevedibilmente negli anni che dovrebbero essere aridi e secchi come un giardino in inverno, scrivete a questa pagina. Sarò felice di leggerle.
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