Nello storico quartiere romano della Garbatella, via Anton da Noli è diventata una galleria a cielo aperto. È stato appena inaugurato, infatti, un progetto composto da 15 murales realizzati dal collettivo artistico Phzero sulle saracinesche dei negozi.
Si chiama ‘Serrande d’arte’ ed è stato presentato il 27 ottobre nell’ambito della Rome Art Week, con il patrocinio del Municipio VIII. Scopo: festeggiare la Costituzione e il diritto al lavoro. La strada scelta è ricca di attività commerciali, anche se non è molto frequentata. Queste botteghe hanno ispirato il collettivo artistico a raccontarle con le immagini. Attraverso la realizzazione dei murales sulle saracinesche, Phzero intende dare voce al lavoro e a chi porta avanti la propria attività con impegno e sacrificio.
Il quartiere Garbatella
Il quartiere della Garbatella racconta una comunità di lavoratori sin dalla propria nascita, quando negli anni Venti l’allora sindaco Ernesto Nathan immaginava la “città – giardino” ispirata al modello inglese, dove gli operai del Porto fluviale potessero tornare a casa e godersi un luogo tranquillo dopo il lavoro. Le Serrande d’arte, nell’intento degli autori, celebrano questa storia e trasformano via Anton da Noli in una passeggiata artistica, da vivere quando i negozi chiudono e abbassano le serrande.
“Oggi il tema del lavoro risuona ancora forte nel quartiere – ha dichiarato Simona Gaffi, di Phzero – e ogni serranda dipinta racconta una storia e richiama le mani di chi, ogni mattina, scendeva verso il Porto Fluviale per lavorare. Ogni lavoratore rappresentato disegna un articolo della Costituzione italiana, il documento che riconosce il valore fondamentale del lavoro per la dignità umana.”
Il collettivo d’arte Phzero
Phzero è un collettivo artistico che mette insieme arte e tecnologie digitali, fondato nel 2020 da Simona Gaffi e Daniele Signore. Attraverso l’uso di strumenti come il controllo numerico e le risorse digitali, crea opere interattive ed esperienze in cui il pubblico possa interagire in modo attivo. Lo stile art-tech fonda critica sociale, street art e sperimentazione di materiali e tecnologie sempre nuovi.
Per questa “galleria” il collettivo ha adottato la stencil art, perfezionandola con tecnologie per il controllo numerico. Si tratta di opere costituite da più disegni realizzati con singole mascherine e uniti dai cosiddetti ponti, ossia porzioni di colore che simboleggiano l’unione e il lavoro di squadra.
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