Ancora in fase di start up, il progetto Senior-borgo vuole far rinascere Fano Adriano, località vittima di spopolamento, offrendo a senior e giovani pensionati una migliore qualità della vita e tanti servizi
Un borgo spopolato con tante potenzialità e un gruppo di persone in età senior alla ricerca di un cambiamento che migliori la loro qualità della vita. Nasce da queste premesse il progetto Senior-Borgo ideato da Alessandro Maria Bollettini, 27enne laureato alla Luiss Guido Carli di Roma in Management, Entrepreneurship and Innovation, che nella sua tesi sperimentale ha proposto questo “modello innovativo per la rigenerazione socio-economica dei borghi italiani”.
Il borgo è quello di Fano Adriano, in provincia di Teramo. Un paese nel quale si sono preservate le attività produttive locali, “servizi che non sono andati persi e che dobbiamo puntare a valorizzare, a non disperdere” spiega Bollettini. Il progetto, presentato lo scorso aprile proprio a Fano Adriano, è ancora in fase di avviamento e dovrebbe concretizzarsi entro la primavera/estate del 2025. Lo stesso Bollettini ci ha raccontato il suo progetto, rimasto nel cassetto per qualche anno.
Qual è l’idea su cui si basa la start up del progetto?
“L’obiettivo sociale è di ripopolare il borgo attirando un target specifico, quello dei giovani pensionati. Persone attive e interattive over 65, che hanno voglia di fare esperienze aggregative con altre persone, fare sport e lasciare le città ormai sono poco sostenibili. Senior-Borgo non vuole attirare nuovi turisti, ma persone che fanno una scelta di vita, quella di vivere in un borgo. E il primo servizio che vorremmo offrire è l’hospitality, creando un borgo diffuso. Non c’è un’unica struttura alberghiera, quindi. I clienti del progetto sarebbero cittadini del borgo che abitano nelle case sparse intorno al paese”.
Quante persone può ospitare il Senior-Borgo?
“Il business plan fatto ai tempi della tesi stimava 90-100 ospiti. Attualmente il progetto con la presenza di 20 clienti sarebbe già sostenibile. Vorremmo prendere in affitto delle abitazioni e subaffittarle ai giovani pensionati allestendo corsi e servizi. In questa fase iniziale c’è la difficoltà di trovare le case, ma ci è stato dimostrato interesse da 5/6 abitazioni e il Comune metterebbe a disposizione quattro appartamenti di case popolari, rimaste vuote perché non c’è nessuno in graduatoria”, aggiunge Alessandro Maria Bollettini.
È prevista una retta sia per l’affitto che per i servizi a disposizione dei nuovi cittadini. Di che servizi si tratta?
“Sono servizi pensati per questo specifico target di clienti. Si va dalla consegna a domicilio della spesa e dei medicinali alla telemedicina, con l’uso di braccialetti digitali che misurano i dati principali della salute e sono collegati con medici di base convenzionati. I clienti avranno inoltre un’app che ricorda le attività in programma e da cui si potrà prenotare anche la spesa. E, cosa altrettanto importante, verranno organizzate attività culturali, sportive, corsi, laboratori con la collaborazione anche di Officine del Gran Sasso e della nostra cooperativa”, aggiunge Alessandro Maria Bollettini. Con altri residenti del borgo, infatti, ha fondato un mese fa la cooperativa comunitaria Fanesia, impegnata anch’essa nella valorizzazione degli spazi della località.
Una risorsa economica e sociale che si può replicare
Fano Adriano, che durante il terremoto del 2009 ha subito dei danni ed è stato ricostruito e messo in sicurezza tra il 2010 e il 2011, è un esempio di borgo spopolato. Alle abitazioni rimaste sfitte e seconde case con un grande potenziale si aggiungono le attività e i servizi presenti sul territorio. Come l’Ostello comunale, dotato di un’aula multimediale da rendere punto di riferimento per i cittadini, attuali e futuri. Un progetto di riqualificazione che si potrebbe estendere anche ad altri borghi.
“Questo progetto si rivolge alle grandi città, ma si può riferire anche a chi ha già la seconda casa a Fano, che potrebbe decidere di andare a vivere nel borgo, risparmiando sui costi della città e pagando semplicemente la quota per i servizi”, precisa Bollettini. E aggiunge: “Sarebbe anche bello che un cliente del Senior-Borgo dopo aver vissuto qualche anno a Fano, vada in futuro anche in altri Senior-Borgo, per conoscere nuovi amici e creare una rete di giovani pensionati”. Un circolo virtuoso che intende creare un indotto includendo nuove attività commerciali e opportunità di lavoro anche per chi lavora. Una “silver economy” anche per i nipoti.
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