Nel 2020 in tutto il mondo si è registrato un forte aumento degli utenti di Internet e dei Social Media. Un risultato legato alla forte accelerazione verso il digitale per via della pandemia che ha cambiato le nostre abitudini quotidiane costringendoci in casa. La distanza fisica è stata “colmata” da una vicinanza virtuale grazie alla rete.
L’analisi Digital 2021 Global Overview Report, rapporto realizzato dalle Nazioni Unite in collaborazione con diversi istituti di ricerca e market data, rileva che a gennaio 2021 erano 4,66 miliardi le persone di tutto il mondo che utilizzavano Internet. Questo significa 316 milioni in più (7,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Uno degli aumenti più consistenti riguarda i Social Media con circa 4,20 miliardi di utenti, 490 milioni in più nell’ultimo anno con una crescita del 13%. Questo significativo incremento è avvenuto dopo lo scoppio del Covid-19 con un +25% nella fascia degli over 65.
Gli over 65 in rete: tra e-commerce e videogiochi
Uno dei dati più interessanti forniti dal report riguarda proprio il comportamento degli utenti per fascia di età. In particolare, per quanto riguarda l’e-commerce. La differenza tra le generazioni è marginale: l’utilizzo dell’e-shopping in percentuale è simile nella generazione Baby-Boomer (nati dal 1946 al 1964) rispetto alla generazione Z (nati tra il 1996 e il 2012) e ai Millennial (nati tra il 1980 e il 1995).
Anzi, a quanto sembra le donne tra i 55 e i 64 anni hanno maggiori probabilità di effettuare acquisti on line rispetto agli utenti dai 16 a 24 anni.
L’e-commerce conquista tutte le fasce di età con poche differenze l’una dall’altra. Quello che differisce è lo strumento. Mentre le generazioni più giovani acquistano più spesso tramite uno smartphone, quelle più mature prediligono un laptop o un computer. Altra caratteristica è che le fasce di età più mature usano la rete per informarsi sui prodotti da acquistare. Un comportamento che riguarda 6 utenti su 10 uomini over 45.
C’è una quota significativa di over 55 che non disdegnano i videogiochi. Certo, l’adesione non è così alta come nella generazione Z (oltre il 90%), ma è pur vero che più di due terzi degli utenti di Internet tra i 55 e i 65 anni di tutto il mondo si intrattiene con i videogiochi.
Senior e social media: crescono del 25% gli utenti over 65 di Facebook
Un’altra tendenza legata all’età si registra nell’uso dei Social Media: Facebook ha registrato infatti un aumento del 25% degli utenti over 65. Un’adesione quasi doppia rispetto alla media del 13% riscontrata in tutte le fasce di età. E sono proprio gli ultrasessantacinquenni quelli maggiormente presenti su Facebook con il 24,4% delle donne e il 25% degli uomini. Non solo: gli utenti di età superiore ai 50 anni rappresentano anche il segmento di pubblico che sta crescendo più rapidamente in Snapchat, un’App di messaggistica e Social Network. L’aumento è stato di circa il 25% negli ultimi 3 mesi. Quasi un over 50 su tre ha un account Snapchat.
La pandemia vista dai Social
Abbiamo visto l’impennata nell’impiego dei Social Media e di Facebook specie nelle generazioni più mature. Ma i Social sono stati anche lo strumento per esprimersi, per una narrazione a più voci in cui le persone hanno raccontato la pandemia, le proprie emozioni e gli stati d’animo. Ebbene, in un anno sui Social si è citato il tema Covid per 53 milioni di volte e hanno circolato oltre 7 milioni di immagini e 2 milioni di video, per un totale di circa 130 milioni tra commenti, likes e share. L’analisi è di INTWIG, agenzia di data management.
Come si può vedere nel grafico accanto, la prima fase, quella del lockdown, quella del timore, dell’incomprensione e della fiducia nelle istituzioni ha raccolto il 40% dei volumi di discussione nonostante abbia avuto la durata più breve (73 giorni). Tra canzoni dai balconi, arcobaleni ottimisti, videochiamate, file fuori dai supermercati e bare trasportate sui carri militari, gli italiani hanno avuto il tempo di citare il tema Covid sui Social per una media di 293mila volte al giorno, come dire 203 volte al minuto. Negli ultimi i 119 giorni il tema Covid sui social è sempre all’ordine del giorno citato in media 107mila volte al giorno, circa 81 volte al minuto. Un crollo che segna un periodo di transizione, una fase nuova.
© Riproduzione riservata