Forse non tutti sanno che il proverbio “Bisogna fare di necessità virtù” deriva direttamente da un espressione latina di San Girolamo (340-420 d.C.), ovvero Facere de necessitate virtutem. Tutti, però, sanno bene o male cosa voglia dire: è un invito a svolgere volentieri, e non controvoglia, le attività e i doveri che non si possono proprio evitare.
Un po’ quello che è successo con la pandemia e il conseguente lockdown. Ha indubbiamente messo in “stand by” le libertà personali, le professioni, le relazioni e gli affetti familiari, ma al tempo stesso ha accelerato alcune tendenze in corso.
Una di queste riguarda proprio il rapporto esistente tra i senior e la tecnologia. Ovviamente, prima del Covid, gli over 70 utilizzavano già smartphone e altri device, ma in questi ultimi mesi hanno finito con l’aumentarne l’uso. Per comunicare, informarsi, per garantire la propria sicurezza e trascorrere il tempo libero.
Senior e tech, tra smartphone, smartwatch ed App
Il panorama tecnologico degli ultimi mesi si è ispirato molto a chi non è proprio avvezzo a dispositivi e App.
Ad esempio, se in genere gli smartphone sono piuttosto intuitivi nell’impiego, i caratteri e i comandi possono risultare troppo piccoli e diventare un problema. Può risultare molto utile allora l’App Koala Phone Launcher: funziona come una lente digitale che ingrandisce icone e tastiere. Il suo menù SOS consente persino di impostare un numero da chiamare in caso di emergenza.
Persino il panorama degli smartwatch si è andato arricchendo di dispositivi, come il Nock Senior. Il suo gps è sempre attivo per chi è a rischio di disorientamento. Inoltre, consente di ricevere e inviare chiamate con un solo click. Con il suo pulsante di emergenza può inviare ai familiari una notifica e una chiamata informando sulla posizione.
Se poi si preferisce il vecchio telefono fisso, c’è Wildix Vision. Perfetto per le videochiamate, è simile in tutto e per tutto ad un telefono da postazione con tanto di schermo e videocamera.
Dalle pillole alla misurazione della temperatura passando per la domotica
La tecnologia può supportare anche chi deve assumere farmaci più volte nella giornata. Sul mercato ci sono infatti di pillole in grado di impostare più sveglie per ricordare l’ora esatta. Persino con diversi livelli di volume.
Misurare la temperatura grazie a speciali termometri a infrarossi può risultare piuttosto semplice. Soprattutto se si tratta di termometri parlanti adatti a chi è ipovedente. In genere si tratta di dispositivi che, oltre a misurare la temperatura corporea, rilevano anche quella della stanza in cui ci si trova.
Infine, la domotica. Anche questa sta sviluppando soluzioni tech sempre più vicine ai senior. Ad esempio, Beghelli ha realizzato Brain, ecosistema di domotica caratterizzato da una placca intelligente che controlla le automazioni domestiche con un’App dedicata. Formato da placche wireless, Brain svolge funzioni complesse come antintrusione, automazioni domestiche, controllo dei consumi, cronotermostato, illuminazione di emergenza, luce guida notturna e molto altro grazie a diversi sensori.
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