Gli over 50 che perdono il lavoro hanno molte più probabilità di diventare disoccupati di lunga durata rispetto ad altri gruppi di età. Lo confermano i risultati di uno studio inglese. Per la precisione, i lavoratori anziani che perdono il posto hanno oltre il doppio delle probabilità di restare così per almeno due anni rispetto ad altri gruppi di età.
I dati dello studio
Nel Regno Unito sono 407.000 i disoccupati over 50. Questo secondo i nuovi dati dello studio commissionato da Rest Less, una comunità digitale per gli over 50. Rappresentano quindi il 24% di tutti i disoccupati: uno su quattro. Un terzo di loro è senza lavoro da almeno un anno, mentre 1 su 5 lo è da almeno due.
«Con l’età della pensione statale che è salita a 66 anni – ha detto Stuart Lewis, fondatore di Rest Less – siamo particolarmente preoccupati dello spostamento, della disoccupazione da breve termine a quella di lungo periodo. Questo rischia di creare una generazione perduta di disoccupati over 50, costretti a un pensionamento anticipato che non vogliono né possono permettersi».
Troppo spesso, i lavoratori altamente qualificati tra i 50 e i 60 anni soffrono di discriminazione in base all’età. Addirittura, spesso viene loro detto che sono “troppo qualificati”, un concetto semplicemente privo di senso.
Gli esperti aggiungono che la pandemia sta aggravando le disuguaglianze che sono sempre esistite nel mercato del lavoro. Già prima dell’emergenza sanitaria le cose non andavano bene. Gli ultracinquantenni avevano maggiori probabilità di essere licenziati, avevano meno accesso alla formazione professionale e buone probabilità di essere disoccupati di lunga durata.
«Anche le industrie che non sono state costrette a chiudere durante la pandemia, ma che sono state colpite – ha detto Lewis – stanno tagliando i posti di lavoro, e in molti casi sono i lavoratori più anziani a perdere il posto di lavoro per primi».
Il fallimento dei “Programmi di ritorno”
Emily Andrews, responsabile del Center for Aging Better, ha detto che gli ultracinquantenni devono affrontare diverse difficoltà per tornare al lavoro. «I programmi di ritorno al lavoro pensati dal governo non funzionano per questa fascia di età. Solo un over 50 su cinque ha ottenuto un risultato positivo dal programma, rispetto a una persona su tre tra i 25 e i 49 anni e il 40% di quelli tra i 18 e i 24», conclude.
SINTESI DI: More over-50s slipping into long-term unemploymen, the Guardian, 18-01-2021
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