La generosità degli italiani sconfigge la pandemia. Mai registrati così tanti consensi a donare i propri organi e tessuti secondo il Report annuale del Centro nazionale trapianti.
Finalmente una buona – e bella – notizia sul fronte sanitario: nel 2021 donazioni e trapianti sono tornati al livello precedente alla pandemia. A segnalarlo, il Centro nazionale trapianti nel Report 2021.
Donazioni e trapianti tornano ai livelli pre-Covid
Il 2020 – spiega il report – è stato purtroppo un anno nero anche per donazioni e trapianti di organi, tessuti e cellule, frenati dallo stress a cui il Covid-19 ha sottoposto il Servizio Sanitario Nazionale. Così, donazioni e trapianti sono calati del 10%. Ma, fortunatamente, lo scorso anno la Rete trapianti è riuscita a riorganizzare le proprie attività nell’emergenza e a recuperare terreno. Le donazioni sono aumentate del 12,1% e i trapianti del 9,9%, tornando dunque ai livelli pre-crisi.
Mai così tanti “sì” alla donazione in un solo anno
In 12 mesi, sono state registrate 3.201.540 dichiarazioni di volontà, di cui 2.204.318 consensi alla donazione (68,8%) e 997.222 opposizioni (31,2%). Dunque, la percentuale di “sì” più alta mai raccolta in un anno da quando la registrazione dell’opinione dei cittadini maggiorenni in materia avviene prevalentemente all’anagrafe comunale al momento del rinnovo della carta d’identità. Diminuiscono anche le astensioni: nel 2021 gli italiani che hanno rimandato la scelta sulla donazione sono stati il 44,3%, contro il 48,2% dell’anno precedente. Complessivamente, le dichiarazioni di volontà registrate nel Sistema informativo trapianti al 31 dicembre 2021 erano 11.960.876, di cui 8,7 milioni di sì e 3,2 milioni di no.
Un risultato che, secondo il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo, deve spronare a “cogliere le opportunità che arriveranno dal Recovery Fund e dal Pnrr; per offrire una presa in carico ancora più capillare a tutti i pazienti trapiantati e in attesa di trapianto”.
Valle d’Aosta prima per donazioni, in Basilicata la generosità fa un vero balzo in avanti
Dando uno sguardo alle donazioni, complessivamente nel 2021 sono state 1.725 contro le 1.539 del 2020, di cui 1.363 da donatori deceduti (+10,4%) e 362 da viventi (+19,1%). Il tasso di donazione (rapporto fra numero di donatori e popolazione residente per ogni milione di persone) ha superato anche quello del 2019: se due anni fa era pari a 22,8 per milione di abitanti, è passato dal 20,5 del 2020 al 22,9 dello scorso anno. Le regioni più generose sono state Valle d’Aosta (tasso del 64), Toscana (47,7) ed Emilia-Romagna (37,4). Anche il Sud, tradizionalmente indietro, ha registrato bilanci positivi, in particolare in Basilicata, dove il tasso è salito da 5,3 a 18,1.
Un risultato che dipende anche dal calo delle opposizioni al prelievo degli organi rilevate nelle rianimazioni: a dire “no” alla donazione degli organi e dei tessuti è stato solo il 28,6% degli interessati, contro il 30,2% dell’anno precedente. In quattro casi su cinque, il diniego è stato dato dai familiari della persona deceduta.
Per i trapianti, il terzo numero più alto di sempre. La Lombardia in testa
Il 2021 è inoltre “medaglia di bronzo” per numero di trapianti: 3.778 in totale, il terzo miglior risultato di sempre nel nostro Paese secondo il report del Centro nazionale trapianti. La maggior parte degli interventi (3.416) sono stati possibili grazie alla donazione di organi di persone che non ce l’hanno fatta. Significativo in particolare l’aumento dei trapianti di fegato (1.376, +14,5%). Le regioni più generose sono la Lombardia (686), il Veneto (523) e l’Emilia-Romagna (486). In quest’ultima regione c’è stata la maggior crescita di interventi: +24,3% rispetto al 2020.
Anche per i trapianti di tessuti umani, il bilancio è più che positivo. Nel 2021 sono stati effettuati 18.506 interventi, oltre 4mila in più rispetto all’anno precedente (+29,7%). Fra questi, anche il primo caso di donazione e trapianto di tessuto adiposo.
I trapianti di midollo non conoscono crisi
Un caso particolare riguarda i trapianti di midollo. Non solo non sono diminuiti nel 2020, ma nel 2021 continuano a crescere, con un aumento da donatori non consanguinei del 6,4% (931 in totale). Nel Registro dei donatori di midollo osseo IBMDR sono stati iscritti 24.227 nuovi donatori potenziali. Un risultato non da poco se si considera che le restrizioni anti-contagio hanno limitato le campagne di sensibilizzazione in piazze, università e scuole. In totale, gli iscritti attivi al Registro sono saliti a 469.650 (+1,9%).
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