La saggezza popolare ha sempre sostenuto le innumerevoli proprietà nutritive delle mele e lo scorso anno una ricerca italiana lo ha confermato. Dipende tutto dai polifenoli, gli antiossidanti in grado di proteggere il corpo umano dal declino cognitivo e l’insorgere di malattie degenerative. Lo spiegano i ricercatori della Fondazione Edmund Mach dell’Alto Adige che, in collaborazione con il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), hanno condotto uno studio su un gruppo di 12 volontari. È stato valutato l’assorbimento dei polifenoli facendo dei rilevamenti su ogni soggetto dopo che aveva bevuto una spremuta di mela oppure dopo aver gustato un succo di mela arricchito di queste molecole naturali. I risultati hanno evidenziato che molte sostanze contenute nella mela, specialmente nella buccia, perdurano nell’organismo fino a 24 ore portando numerosi effetti benefici.
Ad esempio, secondo altre ricerche, quando la fibra naturale delle mele fermenta nel colon produce sostanze chimiche che aiutano a combattere la formazione delle cellule tumorali. Le fibre contenute nelle mele rallentano anche la digestione del cibo e l’ingresso di glucosio nel sangue. Un altro studio sostiene che le donne che mangiano almeno una mela al giorno hanno il 28% di probabilità in meno di sviluppare il diabete rispetto a quelle che non ne mangiano. Benefici che si registrano anche sui livelli di colesterolo, il quale sembra ridursi notevolmente dopo aver mangiato una mela. Inoltre, questi frutti portano benefici anche all’igiene orale: morderne uno, infatti, stimola le gengive e la dolcezza del succo provoca un aumento nel flusso di saliva che riduce la carie abbassando il livello dei batteri nella bocca.
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