Quali sono le opinioni dei nostri associati, e più in generale degli italiani, in materia di sostenibilità ambientale? Quali sono i valori che orientano le scelte di consumo e i comportamenti concreti nella vita di ogni giorno?
Per dare risposta a questi interrogativi abbiamo svolto un’indagine, dalla quale è emerso che l’81% degli intervistati ha un’idea chiara di cosa significhi essere un consumatore che adotta comportamenti sostenibili. Significa compiere azioni molto concrete, come utilizzare lampadine a basso consumo e fare una corretta raccolta differenziata, ma anche ridurre gli sprechi e acquistare solo il necessario, privilegiando i prodotti a km zero e supportando così il mercato locale.
Solo una minoranza ritiene che la sostenibilità passi dall’informazione sui prodotti che si acquistano e sulle aziende produttrici, o dal boicottare i prodotti di aziende che hanno comportamenti dannosi in ambito sociale e ambientale.
Di certo il periodo pandemico sembra abbia dato un impulso positivo in tema di sostenibilità. Il 55% del campione dichiara infatti che l’emergenza sanitaria è stata l’occasione per riflettere sul tema e ha portato a prestare maggiore attenzione ai prodotti acquistati. In molti hanno anche scelto di prediligere l’acquisto di prodotti locali, per aiutare le imprese del territorio.
Chi acquista prodotti sostenibili trae un vantaggio in termini emotivi, perché sente di aver fatto la “cosa giusta” (29,5%), di aver fatto qualcosa di buono per il mondo (25,8%) o per se stesso e per la propria famiglia (19,6%).
Ma allora quali sono i principali ostacoli nell’adottare uno stile di vita sostenibile? Secondo gli intervistati, principalmente la mancanza di buona volontà delle persone, ma a seguire assume una grande rilevanza l’aspetto economico. Il 72,9% di essi dichiara infatti che lo stile di vita green è oneroso, per il 20% addirittura molto oneroso.
L’attenzione all’ambiente non può essere appannaggio dei privilegiati, è evidente che l’accesso a prodotti e servizi sostenibili deve essere allargato alla più vasta platea. Questo sia per una questione etica, sia per poter garantire un concreto impatto a beneficio dell’ambiente.
Il richiamo è quindi, in primis, alle azienda produttrici, ma anche ai singoli, perché attraverso un’attenta opera di informazione sappiano intercettare via via sempre più efficacemente tutte le opportunità che oggi stanno nascendo per tutelare l’ambiente in termini prospettici, mettendo al centro la qualità della vita delle generazioni future.
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