La tomba di un medico reale appena scoperta illumina la storia della medicina dei Faraoni di 4mila anni fa
Saqquara è una vasta necropoli dell’antico Egitto ad una trentina di chilometri a sud del Cairo, nota per ospitare le sepolture di dignitari che qui eressero le loro enormi màstabe (tombe monumentali). Saqquara è patrimonio Unesco, non lontano da Giza, e ospita anche dozzine di piramidi, tra cui quella famosa a gradoni di Djoser. In questa millenaria città dei morti gli archeologi hanno ora scoperto i resti di un antico egiziano che curò i faraoni più di 4.000 anni fa.
Medico e mago: la doppia vita di Tetinebefu
Il sito di sepoltura appartiene a Tetinebefu, un importante medico della famiglia reale, che curò i Faraoni più di 4mila anni fa. Le iscrizioni nella sua mastaba ben conservata, suggeriscono che sia stato molto famoso in vita e che avesse numerosi titoli. Tra questi: Medico di palazzo, Dentista, Direttore delle piante medicinali. Ma il più strano è quello di Sacerdote e Mago della dea Serket, la dea degli scorpioni, del veleno e della guarigione nell’antico Egitto.
Il medico reale che guariva dal veleno dei serpenti
Gli archeologi sono convinti che, in quanto seguace della dea, Tetinebefu, era specializzato nel trattamento dei morsi di serpenti e scorpioni, certo non rari da trovare nelle sabbie del deserto, allora come oggi. Il Ministero egiziano del turismo e delle antichità ha riportato la notizia della scoperta di Saqquara specificando che la tomba risale all’Antico Regno durante il regno di re Pepi II della VI dinastia che durò dal 2305 a.C. al 2118 a.C.
Un capolavoro nascosto tra le sabbie del deserto
Questa incredibile scoperta si aggiunge alla ricca eredità di Saqqara come uno dei siti archeologici più significativi dell’Egitto. Nonostante le prove di saccheggi, le pareti della mastaba sono intatte ed offrono uno sguardo raro sulla vita quotidiana e sulle pratiche dell’Antico Regno. Il Ministero egiziano descrive la tomba di Saqquara come “adornata di meravigliose incisioni e opere d’arte vivaci”, tra cui “una falsa porta splendidamente dipinta e scene di offerte funerarie”.
(In apertura l’ingresso della tomba dietro la porta segreta, tutte le foto credit Ministero egiziano del turismo e delle antichità)
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