E mentre gli italiani si apprestano a vivere la ‘settimana santa’ del Festival, alziamo il sipario sugli eventi più indimenticabili della kermesse canora
Quando nel 1951 va in onda – per la prima volta – alla radio il Festival della Canzone Italiana di Sanremo l’Italia è un Paese denso di trasformazioni sociali, che vive un’epoca di ottimismo e sta ricostruendo la comunità nazionale sulle macerie materiali e immateriali lasciate dalla Seconda guerra mondiale.
Proprio in quella fase, e ancor più negli anni del cosiddetto “boom economico”, il Festival ha saputo appassionare gli italiani in modo unico, diventando un evento popolare ineguagliabile oltre che un prezioso strumento d’indagine sull’evoluzione del costume degli italiani e sullo stato di salute della nazione.
Le canzoni di Sanremo raccontavano della necessità di un presente che prendesse le distanze dal passato e dalle tracce profonde che aveva lasciato ma anche di una condizione più sfaccettata e sofferente per gli alti costi etici, materiali ed emotivi con cui si era giunti alla democrazia.
Se il cinema, almeno fino all’avvento pervasivo della televisione, ha saputo nel secondo dopoguerra raccontare l’Italia alla prova della democrazia, della rinascita e delle realizzazioni, la canzone – e in particolar modo la canzone di Sanremo – più prosaicamente mostrava l’identità di un paese attraverso il linguaggio della musica, detta allora ‘leggera’, ma che sarebbe diventata di massa nella fruizione e nel diletto.
In nessun paese europeo una manifestazione di canzoni ha avuto la stessa funzione nazionale che, a partire dal 1951, ha svolto il Festival di Sanremo che si propose da subito come un caso paradigmatico di media event, una di quelle grandi cerimonie mediatiche con cui si celebra l’empatia collettiva.
Nel corso della sua lunga storia, che quest’anno celebra 75 anni, il Festival della Canzone Italiana ha conosciuto edizioni più indimenticabili di altre per stravaganze, polemiche, accadimento che hanno influito – e non poco – sullo spettacolo televisivo e sulla resa dell’evento stesso entrando di diritto nella storia della tv. Vale dunque la pena rivolgere il nastro.
SANREMO 1961
Celentano di spalle
Un giovanissimo Adriano Celentano, contestatore in fieri, canta 24.000 baci (di per sé già scandaloso, perché rock and roll) voltando le spalle alla platea. È scandalo!
SANREMO 1966
Il finto svenimento
Mike Bongiorno conduce il Festival affiancato da Carla Puccini e Paola Penni. La Puccini tenta il colpo promozionale e finge di svenire cadendo sul palco. Mike fiuta il presunto inganno e quando vede Carla accasciarsi, continua imperterrito lo show.
SANREMO 1967
Tenco si toglie la vita
La 17ª edizione del Festival di Sanremo, vinta da Claudio Villa e Iva Zanicchi, fu funestata dalla notizia del suicidio di Luigi Tenco, che si tolse la vita con un colpo di pistola nella sua stanza dell’Hotel Savoy nella notte tra il 26 e il 27 gennaio.
SANREMO 1986
La Bertè con il pancione
La cantante interpreta la sua Re affiancata da due ballerine e tutte e tre indossavano un finto pancione.
SANREMO 1987
È morto Claudio Villa
«Devo dare una brutta notizia e mi sembra doveroso interrompere per un momento questo spettacolo che è fatto di festa, di gioia e di canzoni per rivolgere l’ultimo applauso a Claudio Villa». È appena calato il sipario sulla 72ª edizione del Festival di Sanremo ma era proprio dal palco dell’Ariston, il 7 febbraio di 35 anni fa, che Pippo Baudo annunciava la morte del Reuccio della canzone italiana.
SANREMO 1992
“Questo Festival è truccato”
Durante la prima serata, appare improvvisamente Mario Appignani, conosciuto anche con lo pseudonimo di “Cavallo Pazzo” e noto per le sue azioni da disturbatore seriale in diversi eventi pubblici. Appignani irruppe sul palco gridando «Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali».
SANREMO 1995
Pippo Baudo e l’aspirante suicida
Baudo, oltre a dover digerire e gestire l’assenza di Elton John, riesce a salvare un aspirante suicida: Pino Pagano è un operaio disoccupato e bisognoso di soldi che, nell’edizione del 1995, minaccia di lanciarsi dalla galleria del Teatro Ariston. Pippo Baudo corre in galleria, lo abbraccia e lo rassicura, facendo scavalcare di nuovo e convincendolo a non commettere il folle gesto.
SANREMO 2010
L’orchestra protesta
Il televoto decretò l’eliminazione di Malika Ayane, in gara con Ricomincio da qui, premiando il discutibile trio formato da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, con la canzone Italia amore mio. L’orchestra, saputa la notizia, mise in atto una vera e propria protesta, urlando “vergogna” e lanciando gli spartiti a terra, lasciando Antonella Clerici sbigottita di fronte al da farsi.
Alla fine vinse Valerio Scanu con Per tutte le volte che e il trio arrivò secondo, decretando uno dei podi più criticati di sempre.
SANREMO 2014
Il sipario bloccato e i contestatori
Durante la prima serata della kermesse, Fabio Fazio visse in prima persona l’incubo di ogni conduttore ovvero il sipario che, nonostante abbia sempre funzionato regolarmente durante le prove, non si alza (bloccandosi ad un metro da terra). L’inconveniente tecnico costrinse il conduttore ad improvvisare, anche perché subito dopo fu nuovamente interrotto da due contestatori-aspiranti suicidi.
SANREMO 2020
“Dov’è Bugo?”
Sono le due di notte, tocca a Bugo e Morgan esibirsi. Morgan inizia a cantare, ma non è la loro canzone bensì un pezzo nuovo che recita: “Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera”. Si tratta dell’ennesima provocazione di Morgan nei confronti del suo partner artistico che abbandona il palco. La musica si ferma e arrivano le parole più famose del 2020: “Che succede? Dov’è Bugo?”.
SANREMO 2021
Il Festival senza pubblico. E Irama in gara con il video
A causa dell’emergenza sanitaria l’edizione si svolge senza pubblico. Sulle poltrone palloncini e cartonati. Irama non si esibisce a causa della positività di due collaboratori, resta in gara grazie a una modifica last minute del regolamento voluta da Amadeus: sarà in gara con il video registrato alle prove.
L’album dei ricordi si chiude. Si alza il sipario sull’edizione 2025.
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