In Italia la spesa per la salute mentale si attesta intorno al 3,5% del Fondo Sanitario Nazionale, ma resta uno dei bisogni più insoddisfatti nel Paese
La salute mentale è al centro del convegno “Il domani della Psicologia. Professione, previdenza, welfare”, promosso da ENPAP, svoltosi a Roma il 29 novembre scorso. Tra gli argomenti trattati, una riflessione sullo stato attuale e futuro della professione psicologica alla luce della situazione attuale in Italia e nel mondo. Il peso economico globale dei disturbi mentali, misurato in anni di vita persi per disabilità e mortalità, rappresenta infatti un serio problema.
La quota di spesa pubblica italiana
Secondo i dati dell’OCSE (riporta uno studio di Deloitte), l’Italia è fra gli ultimi posti in Europa per quota di spesa sanitaria dedicata alla salute mentale. Vi destina infatti circa il 3,4%, mentre i principali Paesi ad alto reddito (UK, Germania, Norvegia e Francia) le riservano più del 10% della spesa sanitaria complessiva. Il rapporto MORe 2023 (Mental Health Optimization of Resources) indica che, oltre agli attuali 4 Mld di euro di spesa, nei prossimi tre anni potrebbero servire almeno 1,9 Mld di euro in più per colmare il gap di risorse in risposta ad alcune criticità identificate. Per esempio, campagne di sensibilizzazione, corsi di formazione, spesa per trattamenti farmacologici e non, strutture dedicate, digital health.
Garantire la salute mentale anche nelle università
Tra gli interventi al convegno, quello della Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Maria Teresa Bellucci ha riguardato il bonus psicologo. Uno strumento che fa parte di una strategia più ampia. Recentemente, ha spiegato, il governo ha stanziato risorse destinate alle università per offrire supporto agli studenti nel loro percorso accademico. Ad esempio, per gli atenei del Lazio circa 4 milioni, della Toscana oltre 2 milioni 700mila euro e quasi 5 milioni per gli atenei della Lombardia. A questi si aggiungono 20 milioni per finanziare progetti di ricerca che rispondano alle condizioni di fragilità emotiva dei ragazzi.
Lo psicologo, una figura importante
L’onorevole Bellucci ha anche sottolineato l’importanza dello psicologo, che ha un ruolo centrale e insostituibile per promuovere la salute mentale. Il governo, ha ricordato, ha continuato a investire sulla professione con lo stanziamento di 300 milioni di euro per rafforzare i servizi sociali sul territorio. Con questi fondi erogati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel triennio 2025-2027 gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) potranno assumere professionisti come psicologi, pedagogisti, educatori professionali. Ma anche, ha spiegato, personale amministrativo e contabile per garantire risposte più efficaci e puntuali alle esigenze delle comunità e offrire adeguati servizi sociali alla persona e alla famiglia.
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