L’attività sportiva potrà essere prescritta con una ricetta medica come un farmaco, perché fa bene alla salute. Se finora il nostro medico poteva solo consigliare di praticare uno sport, o fare una camminata al giorno, adesso potrà indicarlo come terapia, preventiva o curativa.
L’attività fisica può dare benefici importanti in molti ambiti: migliorando ad esempio al tolleranza al glucosio e quindi riducendo il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, abbassando i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna, diminuendo il rischio di sviluppare malattie cardiache e tumori come quelli del colon e del seno.
I benefici non sono soltanto di tipo fisico, ma anche psicologico, perché l’esercizio modera lo stress e aiuta a mantenere una buona salute mentale, aumentando i nostri livelli di serotonina e migliorando l’umore.
L’ Allenatore alleato di salute
Per promuovere lo sport la Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi ha lanciato il progetto “Allenatore alleato di salute”, giunto alla seconda edizione, e rivolto agli adolescenti ma anche alla popolazione adulta, compresi gli over 65.
La campagna è stata presentata pochi giorni fa al Coni e prevede la distribuzione di opuscoli informativi su fumo, alcol, dieta, attività fisica e salute mentale, con una ricaduta anche sui social e sulla web tv dedicata.
Campagne di sensibilizzazione all’attività fisica
“La recentissima riforma costituzionale sull’attività sportiva come elemento essenziale del benessere psicofisico rende indispensabili le campagne di sensibilizzazione – ha dichiarato Francesco Cognetti, presidente Foce – in questo contesto si cerca di far comprendere a tutta la popolazione l’importanza dell’attività fisica e del rendere lo sport uno degli elementi che accompagnano la quotidianità.”
Emilia Romagna, pioniera delle palestre “etiche”
La prima regione a prevedere le palestre etiche, che promuovono la salute aderendo a un codice etico, è stata l’Emilia Romagna, dove alcuni centri sportivi operano in rete in collaborazione con le strutture sanitarie e altri enti pubblici. Queste palestre propongono anche l’attività fisica adattata, o Apa, Adapted physical activity, ossia un’attività motoria a scopi non riabilitativi ma di prevenzione adattata alle specifiche esigenze della persona e al mantenimento delle condizioni di stabilità raggiunte in una persona affetta da sindromi croniche e disabilità.
Italiani, un popolo di sedentari
Promuovere l’attività fisica per mantenersi in salute è importante, soprattutto in un paese di sedentari come l’Italia. Secondo i dati Ocse, il nostro è il quarto paese più sedentario al mondo, con il 44,8% della popolazione che non raggiunge le linee guida di attività raccomandata (il 94,5% se si parla di bambini).
I più sedentari risultano i residenti del Sud (+23,7% rispetto al Nord), le donne (+4,6% rispetto agli uomini), coloro che hanno un reddito medio-basso (+17,2% rispetto a coloro che hanno un reddito alto), coloro che possiedono un titolo di studio di base (+34,4% rispetto ai laureati), e gli over 65.
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