Rosa Taller. Commerciante, coniugata e un nipote, con la passione per la scrittura e per il ricamo. Partecipa al Concorso 50&Più per la prima volta. Vive a Cles (Tn).
Angela è una signora di mezza età che ora vive in una piccola valle del Trentino.
Alla fine degli anni Sessanta lascia le molteplici opportunità di lavoro e, la vivacità della grande città metropolitana.
Milano era in pieno fermento. Si aprivano i primi grandi magazzini come la Rinascente, l’Upim, La Standa con una ampia gamma merceologica, i supermercati con le loro offerte accattivanti. Per i cittadini erano un’attrazione e una grande curiosità per chi aveva vissuto con cose modeste nei piccoli paesi di periferia.
Grande attrattiva sono gli eleganti negozi con le loro luci sfavillanti dove facevano bella mostra le nuove tendenze della moda e gli arredi per la casa, come pure le caffetterie degli importanti marchi come Motta e Alemagna dove impeccabili baristi nelle loro eleganti e perfette divise servivano i clienti.
La città aveva bisogno di mano d’opera da utilizzare nei vari settori merceologici in grande espansione. Nei laboratori dei piccoli artigiani, alle segretarie per gli uffici, alle commesse per i grandi magazzini e per le piccole attività che stavano affacciandosi per le nuove esigenze economiche del periodo.
Anche il decoro della persona richiedeva un cambiamento nel modo di vestire. Nascono le prime sartorie in eleganti stabili delle vie del centro, vie ora diventate importanti. Il famosissimo quadrilatero della moda ora conosciuto in tutto il mondo. Molte amiche di Angela, le chiamavano le “sartine “, vi lavoravano e grande era l’entusiasmo e la trepidazione dei preparativi di nuovi modelli per primissime e piccole sfilate dedicate alla loro clientela
Angela invece svolgeva il lavoro di segretaria nella trafficatissima ed elegante Via Manzoni e nella pausa pranzo andava spesso in via della Spiga dove poteva ammirare il piccolo negozio di mercerie dove per qualsiasi tipo di tessuto, di qualsiasi colore con professionalità e buon gusto ti venivano consegnati fili, bottoni e accessori vari.
Le origini di Angela sono contadine, i nonni materni lavoravano la campagna a mezzadria. Aiutava nella coltivazione del frumento e del granoturco, ma le montagne con il loro fascino e la loro maestosità, l’hanno sempre attratta e con una certa naturalezza e forse con un po’ di incoscienza, aveva deciso di fare un passo importante, pur sapendo di incontrare grandi difficoltà e nostalgia in modo particolare per la perdita del contatto fisico delle amiche d ‘infanzia.
L’impatto con il nuovo mondo non è stato facile e l’inserimento in un piccolo paese è stato difficoltoso, per non dire traumatico
La diffidenza dell’approccio con la gente del posto, il suo parlare in lingua e non in dialetto hanno creato in Angela un po’ d’angoscia e di paura per una scelta forse troppo affrettata e azzardata, ma piano piano quasi in punta di piedi, Angela riesce a creare un buon contatto, grazie anche al suo impegno nel mondo del lavoro e del volontariato.
L’estate sta volgendo al termine, ma nelle valli trentine ci sono ancora molti i turisti. Vogliono godersi le bellezze della natura, come se la bella stagione non volesse mai finire. Il sole riscalda ancora, il cielo è terso senza una nuvola ed i contadini di alta montagna ne approfittano per procedere all’ultimo sfalcio d’erba.
Le mandrie al pascolo nelle alte malghe si preparano per scendere a valle. Il ritorno dall’alpeggio è sempre una grande festa che affascina i valligiani e i numerosi turisti che ritornano per assistere a questa esplosione di colori, di profumi e musica nel segno della tradizione, manifestazione che vede protagoniste mucche e capre, dalla Val di Fassa alla Valsugana, dal Primiero alla Val di Pejo e alla Val di Rabbi. È una festa grande e partecipata, un evento molto suggestivo.
Ad ogni mucca viene assegnato un campanaccio, vengono decorate con nastri, composizioni floreali di rododendro, di pino mugo e al loro rientro seguono anche carri trainati dai cavalli per la gioia di bambini in costume caratteristico.
Ma il rito più importante è la festa finale che celebra la fine delle fatiche di un anno di lavoro in vigna e nei frutteti con la gioia del nuovo raccolto e questo è un altro momento di incontro e convivialità che unisce tutto il mondo contadino e non solo.
Angela esce volentieri di casa per incontrarsi con le amiche, gioire delle cose belle della vita, sperimentare cose nuove.
Ama passeggiare nel bosco ed ammirare i colori e le sue sfumature, dal verde al giallo, dall’arancio al rosso, sentire i profumi del sottobosco, il fruscio del fogliame sotto i piedi, il rumore dei piccoli ruscelli, in cinguettio degli uccelli anche se in questo periodo, nella valle in cui abita, si vive con la paura di imbattersi con mamma orsa e i suoi cuccioli.
Ama il silenzio quando è immersa nella natura, apprezza il bello che la vita offre, è contenta senza molti pensieri e tutto questo le mette tranquillità e serenità nell’animo.
L’autunno avanza e dopo tanta gioia e allegria dell’estate ci si prepara per l’inverno.
Le giornate si accorciano, i primi freddi si fanno sentire, ci si prepara al periodo più bello, il più sentito, amato e atteso dai bambini.
Il periodo dell’Avvento che porta con sé la festa più magica e attesa dell’anno il Santo Natale.
Un momento di pace, di serenità e di tradizioni da cui farsi conquistare e che non possono non comprendere anche i Mercatini di Natale e le atmosfere uniche che loro posso trasmettere.
Tra luci e sapori, profumi e canti, tutte le bellezze delle località si vestono per l’occasione di magiche atmosfere da vivere.
Pur nel suo grigiore, Angela l’inverno lo vive nel colore, ama preparare dolcetti con frutta e piccoli lavoretti con quanto la natura offre.
Per decorare porte e finestre ama preparare coroncine con pigne, licheni, noci, bacche, nastrini, ma anche il ricamo è la sua passione.
Ama collezionare vecchi ricami per confrontarsi con le nuove tecniche, alla ricerca di cose nuove. Vecchie e nuove riviste di manualità varie e di cucina fanno bella mostra sulla libreria della “sua camera di lavoro” come ama definirla. Li trovi un insieme di fili, le stoffe di ogni colore, disegni di ogni genere per dar libero spazio alla sua fantasia e alla sua creatività.
Ogni anno Angela crea qualche nuovo lavoretto a tema natalizio, dal cuscino, al centrino per rinnovare e dar calore alla sua casa, ma per Angela il Santo Natale è una festa speciale. Vivissimi nella sua mente sono i ricordi dei presepi della sua infanzia preparati con i nonni, con cose semplici, con statuine di cartone, ma condividendo la gioia della famiglia contadina lombarda.
Il Santo Natale è festa di gioia, di pace, di fratellanza, di amore per il prossimo e in modo particolare è una festa da condividere con chi ci è vicino e a chi soffre.
Fa piacere ricevere doni materiali, ma la cosa più importante che tutti dovrebbero cercare è chiedere al Bambin Gesù la PACE nel nostro cuore e nel mondo intero.